Documento dell'Organizzazione di Ischia del PMLI sulle elezioni amministrative del 27 e 28 maggio
Contro i governi della destra e della "sinistra" borghese lotta per Ischia governata dal popolo e al servizio del popolo
Astieniti (diserta le urne, annulla la scheda o lasciala in bianco)
Il bilancio di questi ultimi anni, dell'attività amministrativa nei comuni di Ischia, Barano, Casamicciola e Lacco Ameno è, secondo i marxisti-leninisti dell'isola d'Ischia, estremamente negativo. Basterebbe pensare al comune di Ischia e alla sua giunta, cacciata via dalla grave insoddisfazione dei suoi stessi componenti, per capire che gli interessi prioritari di chi è stato al governo dei comuni dove si andrà a votare nei prossimi 27 e 28 maggio, non sono stati certo quelli del paese, degli operai, dei lavoratori, delle donne, dei giovani, degli anziani, delle classi popolari.
Riteniamo utile richiamare l'at-tenzione solo sulle questioni più importanti: vivibilità, lavoro, politica della casa, trasporti, ambiente, scuola e cultura, bambini e anziani.

Vivibilità e ambiente
L'aumento vertiginoso delle auto ha fatto saltare da tempo i parametri di un'isola che dovrebbe essere luogo di soggiorno tranquillo per tutti. La mania di grandezza dei politici borghesi li ha portati a denominare il comune d'Ischia "città d'Ischia", con tutte le caratteristiche negative di una città. UÈ stata la stupida pretesa di cercare una vuota facciata di prestigio per un paese che sta per scoppiare; l'unico intervento, che i politici borghesi di quest'isola sono riusciti a varare, è stato l'odioso ricorso all'uso delle strisce blu per privatizzare strade e parcheggi, per costringere lavoratori residenti e non a pagare gabelle insopportabili in cambio di niente, come si può facilmente riscontrare a Ischia, a Casamicciola, Lacco e Barano e negli altri comuni.
Una vivibilità che non esiste neppure al mare, risorsa prioritaria dell'economia isolana. Spiagge sporche e sempre più ridotte, perché è mancata una politica di difesa e di salvaguardia di tale grande patrimonio.
La voce ambiente non ha rappresentato niente per chi ha gestito il potere sull'isola. La scellerata politica di queste amministrazioni ha rivelato l'incapacità di garantire la minima soglia di rispetto del patrimonio ambientale: mare trasformato quotidianamente in una cloaca a cielo aperto, sotto gli occhi e il naso di tutti, perché nessun comune ha voluto realizzare impianti di depurazione efficienti. L'esempio vergognoso di Rio Corbore, lo scarico a cielo aperto che ha visto il PMLI di Ischia impegnato in prima fila nella protesta, è sufficiente a sostenere queste considerazioni. Abbandonati anche i boschi, trasformati in discariche; non esiste nessun progetto vero per la sentieristica, eppure le vaste aree verdi dell'isola, costituiscono una grande risorsa economica.

Lavoro
Le consistenti e allarmanti percentuali di disoccupati, soprattutto fra i giovani, rappresentano un aspetto preoccupante, sono il risultato di scelte politiche che mirano solo a favorire l'accrescimento dei capitali di gruppi sempre più ristretti di imprenditori che diventano ancor più potenti. Le amministrazioni hanno usato il fumo negli occhi, attraverso l'intervento di cooperative vicine al potere e alla chiesa. Non esiste un solo ufficio comunale del lavoro, non esiste alcun criterio trasparente e di diritto che garantisca l'impiego dei lavoratori dell'isola. Non esiste alcun progetto che faccia intravedere un futuro più solido per i giovani.

Casa
In tutti i comuni, come in tutta l'isola, chi ha bisogno di una casa è costretto a costruirsela abusivamente, ma solo se in possesso di denaro e di terreno. Diversamente deve subire la speculazione di chi possiede immobili e preferisce usarli nel solo periodo estivo, oppure impone canoni mensili esorbitanti. Chi vive della sola pensione o di un solo misero stipendio deve vivere in situazioni che contrastano con l'immagine di un'isola turistica, da carta patinata. E dinanzi a tali scenari nessuna amministrazione ha mai progettato alloggi popolari né ha mai impostato una politica tesa a calmierare gli affitti.

Trasporti
Il problema interessa sia i trasporti terrestri che marittimi. I trasporti terrestri non soddisfano ancora le esigenze, soprattutto degli studenti, su cui gravano i costi pesanti degli abbonamenti. In generale, molte zone sono ancora mal servite o comunque raggiunte con periodicità troppo lunghe, tali da ridurre la mobilità. Anche l'uso di bus di dimensioni sproporzionate si rivela inadatto per la rete stradale isolana.
Peggiore la situazione in cui versa il settore del trasporto marittimo dove è evidente il progetto teso a smantellare il servizio pubblico, con la complicità della Regione. Solo la lotta popolare, con l'apporto del PMLI, ha impedito scelte ancor più disastrose che avrebbero voluto tagliare corse, ridurre la mobilità e favorire ulteriormente l'armamento privato.

Scuola e cultura
La scuola langue ancora in una situazione indegna, di abbandono, come dimostrano le condizioni degli istituti dalle elementari alle superiori, espressione evidente di un assenteismo gravissimo, che vede uniti comuni e provincia. Analogo destino per la voce cultura in un'isola nella quale non si progetta nulla per offrire ai lavoratori, alle masse, la possibilità di fare cultura: ogni iniziativa è demandata all'iniziativa privata con costi che spesso scoraggiano e allontanano i meno abbienti, secondo una logica che ha l'obiettivo di discriminare. L'inesistenza di un teatro, in un'isola che registra fatturati altissimi, attesta l'evidente incapacità di offrire alle masse, ai giovani, alternative valide di impegno culturale.

Bambini e anziani
Sono altre due voci che non esistono nella politica borghese isolana. Per i bambini non ci sono spazi adatti, attrezzati di giochi didattici. Ci pensano i privati a offrire loro qualcosa, ovviamente a pagamento. Altrettanto inesistente l'interesse per gli anziani: non ci sono spazi di aggregazione, non esistono proposte organizzative, né si registrano occasioni che possano permettere agli anziani di vivere meglio.
Sulla base di tale analisi, ovviamente sommaria e generale, quali sono le proposte dell'Organizzazione di Ischia del PMLI?
Secondo i marxisti-leninisti ischitani, le popolazioni dell'isola devono iniziare a delegittimare questi imbroglioni politici che nulla hanno fatto per salvaguardare i diritti e le loro condizioni di vita. Solo attivandosi per la costituzione di Comitati di lotta popolari si possono conquistare obbiettivi concreti e ottenere:
- vivibilità e diritti, fuori da quella logica clientelare che spesso assume anche un sapore camorristico;
- la cura delle piccole cose, nella quotidianità, non progetti di opere faraoniche che rischiano di diventare inutili cattedrali nel deserto;
- lavoro a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelato soprattutto ai giovani;
- sviluppo culturale e difesa dell'ambiente, ad ogni livello.
Quanto sostenuto fin qui serva, in prima luogo, a far capire che i politicanti isolani, sia della destra che della "sinistra" borghese, come ben sanno tutti, sono considerati, secondo un giudizio ormai unanime, incapaci di garantire vivibilità quotidiana, di progettare un futuro migliore per i giovani, le donne e le masse, di pensare a interventi a difesa del grandissimo patrimonio ambientale di cui l'isola dispone. Cosche partitiche che sanno solo salvaguardare i loro interessi personali e di bottega, gestendoli a livello clientelare.
Il mercato che è stato aperto per settimane, sotto gli occhi di tutti, alla ricerca di candidati con certi requisiti, e che ha visto passare da una sponda all'altra esponenti di un sistema putrefatto e corrotto ormai fallito miseramente, è estremamente squallido e vergognoso. Fino all'ultima ora, prima di presentare le liste, abbiamo assistito all'indegno spettacolo di aggregazioni, cambi di casacche, promesse di spartizioni della torta, alla faccia dei lavoratori, delle masse, dei giovani.
Come se non bastasse il grande imbroglio della politica borghese di "centro-destra" e di "centro-sinistra", ora si aggiungono altri imbroglioni che, a parole, professano la rivoluzione o gli ideali del comunismo, la lotta a queste istituzioni, ma nei fatti, guarda caso, usano queste stesse istituzioni, questi stessi metodi, per guadagnare uno scranno nel lauto banchetto delle istituzioni rappresentative del potere borghese.
I marxisti-leninisti di Ischia propongono al proletariato, alle masse popolari, ai giovani dell'isola d'Ischia di farla finita con questa logica, utilizzando l'astensionismo marxista-leninista per disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco, perché solo attraverso l'astensionismo le masse potranno aspirare al rispetto e alla conquista dei loro diritti, della dignità, del bisogno di partecipare e di decidere il proprio futuro.
A che serve votare questi loschi politicanti di destra e della "sinistra" borghese?
A che serve votare chi usa il voto per fare i propri interessi?
È stata penosa la corsa frenetica per occupare un posto in questa o quell'altra lista elettorale, con programmi tutti antipopolari, senza un vero impegno verso i problemi del popolo; per utilizzare il parlamentarismo borghese solo con l'obiettivo di accaparrare potere per sé, per la propria cosca politica, per i propri amici, per i propri affari.
L'Organizzazione di Ischia del PMLI ritiene che bisogna lottare tutti insieme contro il capitalismo, la borghesia, la camorra e il fascismo, per il progresso, la democrazia, la libertà e la giustizia sociale sul nostro territorio, ma ciò non sarà possibile se le masse anticapitaliste, antifasciste e fautrici del socialismo, non si separeranno definitivamente anche e soprattutto sul piano elettorale, dai governi nazionali e locali del regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista e da tutti i partiti della destra e della "sinistra" borghese, organizzandosi dentro o attorno al PMLI.
Solo le lotte del proletariato, dei lavoratori a tempo indeterminato e precari, dei pensionati, delle donne e degli studenti, a fianco del PMLI, possono migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse. Solo percorrendo questa strada si può avere un'isola migliore, governata dal popolo e al servizio del popolo.
L'Organizzazione di Ischia del PMLI ribadisce ancora una volta l'importanza vitale dell'astensionismo tattico e la costituzione delle Assemblee popolari e dei Comitati popolari, ossia le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo. Chi pensa che astenendosi non cambia nulla e semmai favorisce una o l'altra parte, si sbaglia: astenendosi, si esprime comunque un voto contro questo sistema corrotto ed in particolare, non si diventa complici. Chi va a votare per scegliere il cosiddetto male minore, non cambia niente perché nell'una e nell'altra parte i sistemi, le logiche, gli interessi, le schifezze sono le stesse e quindi non si fa altro che sorreggere chi cerca solo potere e affari. Invece, con l'astensione si ritrova il coraggio di delegittimare tanti imbroglioni incalliti, impegnati a guadagnare una posizione che assicuri stipendi mensili, presidenze, affari, guadagni facili. Soprattutto con l'astensionismo si esprime un chiaro voto per il PMLI e il socialismo.
È possibile farla finita con queste porcherie, utilizzando l'arma dell'astensionismo, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco alle elezioni comunali del prossimo 27 e 28 maggio; utilizzando la lotta contro il regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista e contro tutti i governi di "centro-destra" e di "centro-sinistra"!
Per Ischia governata dal popolo e al servizio del popolo!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

L'Organizzazione di Ischia del Partito marxista-leninista italiano

Ischia, 25 Aprile 2007