Il "piano sicurezza" costa 62 milioni
Italia militarizzata
Tremila militari armati presidiano le principali città

Il cosiddetto "Piano per l'impiego del personale delle Forze Armate nel controllo del territorio" messo a punto dal governo del neoduce Berlusconi per "contrastare la criminalità e rendere più sicure le città" è pienamente operativo.
A partire dal 4 agosto, secondo quanto previsto dall'articolo 7-bis del decreto legge 92/2008, convertito dalla legge 24 luglio 2008, n. 125, le maggiori città del Paese sono di fatto militarizzate.
Il fascio-leghista dell'Interno Maroni e il caporione fascista della Difesa La Russa hanno firmato al Viminale un decreto adottato con parere favorevole del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, che impiega tremila militari, appartenti a Esercito, Marina, Aeronautica Militare e Arma dei carabinieri, col compito di vigilare su siti istituzionali e obiettivi sensibili e di presidiare il territorio con poteri di pubblica sicurezza.
Secondo quanto previsto dal piano, due terzi dei militari sono destinati a servizi di vigilanza a siti sensibili e in particolare ai centri per gli immigrati. Le restanti mille unità sono destinate a operazioni di pattugliamento delle strade.
La verifica dell'attuazione del piano è affidata a un comitato tecnico istituito presso il Viminale composto dal capo della Polizia, dal capo di stato maggiore della Difesa, e dal comandante generale dell'Arma dei carabinieri.
Il piano prevede inoltre un costo di circa 62 milioni di euro in due anni (di cui 31,2 milioni nel 2008). Inoltre i militari impiegati saranno armati e in divisa o mimetica a seconda del tipo di intervento da svolgere.
A Roma sono stati sguinzagliati circa 195 soldati: le pattuglie sono composte da uno o al massimo due militari a piedi che accompagneranno poliziotti e carabinieri. Altri 170 a Milano, 150 a Napoli, 90 a Bari, 80 a Torino, 45 a Padova, 50 a Palermo e 45 a Verona.
Il resto delle truppe svolgono servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, in particolare presso i Cie, ex Cpt dove sono rinchiusi gli immigrati. Gli obiettivi considerati sensibili sono complessivamente 72.
''I militari - ha precisato ancora La Russa - indosseranno divise diverse a seconda dei loro compiti. Se si tratterà di vigilanza di siti sensibili utilizzeranno la mimetica mentre per il pattugliamento le divise di ordinanza''. Effettueranno il pattugliamento ''con armi corte'', sempre affiancati da uno o due rappresentanti delle forze di polizia e potranno compiere arresti in flagranza di reato.
Un piano repressivo a tutto campo rivolto in primo luogo contro gli oppositori del regime neofascista, chi osa manifestare nelle piazze, gli occupanti di case e che finirà per colpire i piccoli spacciatori, balordi che scippano vecchiette, ubriachi, molestatori, rom, rumeni, extracomunitari in genere e attivisti dei centri sociali senza torcere un capello alla mafia e alla grande criminalità organizzata che continuerà a farla da padrone.

1 ottobre 2008