Khamenei invita gli islamici di tutto il mondo a unirsi contro gli Usa
"Bisogna resistere in ogni luogo e con ogni mezzo"
In un discorso tenuto a Teheran ai dirigenti della repubblica islamica lo scorso 13 settembre l'ayatollah Alì Khamenei, la suprema guida religiosa iraniana, ha invitato gli islamici di tutto il mondo a unirsi per contrastare l'arrogante aggressione degli Usa.
Un'importante presa di posizione antimperialista e a sostegno della guerra di liberazione dei popoli iracheno, afghano e palestinese.
Gli Stati Uniti, ha affermato Khamenei, "utilizzano la scusa della lotta al terrorismo e gli slogan su libertà e democrazia per aggredire il mondo musulmano e spargere il sangue dei popoli dell'Iraq, dell'Afghanistan e della Palestina". Essi, ha aggiunto, "non si accontenteranno di niente di meno che della dominazione del mondo islamico".
"Le esperienze di Israele con i palestinesi e il fallimento degli Usa in Afghanistan e Iraq - ha sottolineato Khamenei - dimostrano che il mondo musulmano è in grado di opporsi ai suoi nemici".
La guida suprema iraniana ritiene indispensabile l'unità del mondo musulmano e ha criticato i governi musulmani che "restano in silenzio"; ha quindi incitato gli islamici a "resistere in ogni luogo e con ogni mezzo all'arogante aggressione in atto contro l'Islam".

22 settembre 2004