Lo dichiara il ministro della difesa a "La Stampa"
La Russa: "L'Italia è coinvolta nello scudo anti-Iran"

L'Italia è coinvolta nello scudo missilistico antiiraniano di Obama, afferma il ministro della Difesa Ignazio La Russa in una intervista concessa a la Stampa il 12 ottobre scorso, alla vigilia della partenza per una visita in America che prevede un incontro al Pentagono col collega Robert Gates.
"Il nuovo programma di difesa antimissile non è americano ma dell'intera Nato, l'Italia dunque è coinvolta a pieno titolo in tutto ciò che riguarda i missili", ha sostenuto un La Russa soddisfatto dell'abbandono del progetto Bush: "se fossero state realizzate le installazioni previste dall'amministrazione Bush in Polonia e nella Repubblica Ceca, e non gradite alla Russia, non avremmo potuto assistere alla attuale, positiva, ripresa di relazioni fra Washington e Mosca".
E all'ipotesi recentemente avanzata dall'ambasciatore Usa presso la Nato, Ivo Daalder, sulla possibilità che l'Italia possa avere un ruolo strategico nella realizzazione del progetto di scudo antimissile per coprire il lato meridionale dell'Alleanza mettendo a disposizione i propri radar o partecipando alla coproduzione del sistema antimissile Mead, ha risposto che "sono tutte ipotesi percorribili. Quanto detto dall'ambasciatore Ivo Daalder conferma che la partnership fra Italia e Stati Uniti è molto forte. Siamo considerati sempre più affidabili in ambito Nato e dunque siamo pronti a valutare qualunque ulteriore collaborazione. Lo scudo nasce da una forte collaborazione fra i Paesi Nato che vede l'Italia sin dall'inizio nel ruolo di protagonista. Il sistema Mead, che è coprodotto da Italia, Germania e Stati Uniti, rientra in tale ambito".
Il governo Prodi aveva dato sottobanco l'adesione al progetto di scudo antimissile che Bush voleva installare in Polonia e Repubblica Ceca. Obama ha cancellato il progetto per sostituirlo con uno nuovo che secondo il ministro della Difesa americano Gates dovrebbe essere basato sulle navi Usa di stanza nei mari europei a guardia della sbandierata minaccia dei missili iraniani. Cambia il progetto ma non la sostanza. E anche a Roma cambia il governo ma l'Italia è sempre pronta a dare la massima cooperazione alla realizzazione della nuova versione dello scudo antimissile americano, nell'ambito di un contributo dei paesi della Nato.

28 ottobre 2009