Argentina
I lavoratori della Terrabusi-Kraft in lotta per la difesa del posto di lavoro
La multinazionale americana viola le leggi sul lavoro argentine

La multinazionale americana del settore alimentare Terrabusi-Kraft di Pacheco aveva disposto il licenziamento di 150 operai, fra i quali i rappresentanti sindacali, in rappresaglia alla lotta dei lavoratori che reclamavano misure sanitarie davanti all'epidemia di influenza A.
La protesta immediata dei 2.700 lavoratori e il ricorso al ministero del lavoro portavano alla disposizione del ministero che ingiungeva, il 18 di agosto, alla multinazionale di reintegrare al loro posto i lavoratori licenziati, in attesa del risultato del tribunale di conciliazione. Il 25 agosto i lavoratori si presentavano ai cancelli della fabbrica ma la direzione aziendale impediva a uno di loro, un delegato sindacale, di entrare e gli altri li mandava in un reparto isolato. Il 26 agosto una manifestazione di un migliaio di lavoratori nella capitale Buenos Aires apriva una serie di iniziative di mobilitazione per il reintegro nel loro effettivo posto di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori licenziati.
Come riporta un comunicato stampa della Commissione interna dell'1 settembre, i lavoratori in assemblea generale denunciavano il comportamento repressivo della direzione aziendale che aveva installato telecamere interne all'azienda per controllarli e aumentato il numero dei sorveglianti interni per intimidirli e decidevano di continuare negli scioperi.

16 settembre 2009