Proficua riunione di militanti e simpatizzanti del PMLI
Il lavoro dei marxisti-leninisti sul fronte sindacale in Mugello e Valdisieve
Lavorare in Cgil per costruire il Sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati e delle pensionate

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Rufina del PMLI
Ai primi di luglio, alla luce dell'ottimo lavoro svolto da un compagno operaio mugellano al recente congresso della Cgil, le compagne e i compagni delle Organizzazioni di Vicchio e di Rufina del PMLI, hanno deciso di confrontarsi sul tema del lavoro sindacale in Mugello e in Valdisieve e su come essi possano al meglio portare fra i lavoratori la linea sindacale del Partito.
Nella relazione introduttiva è stato puntato l'indice di come si debba sempre ricercare l'unità dei lavoratori nelle fabbriche secondo il principio unità-lotta-unità, dentro e fuori della Cgil che adesso risulta essere ancora il sindacato di massa, seppur irriformabile, da quando l'allora segretario Lama, la ridusse a vero e proprio sindacato del regime capitalista e filogovernativo.
Tutti i compagni, ben preparati, hanno potuto approfondire alcuni temi di carattere generale quali la posizione del Partito e il suo impegno dentro e fuori della Cgil o di altro sindacato maggioritario all'interno delle specifiche realtà lavorative, con l'obbiettivo futuro di costruire dal basso il Sindacato delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati basato sulla democrazia diretta e sul potere dell'Assemblea generale dei lavoratori. I compagni hanno convenuto che, seppur il traguardo sia ancora molto lontano, la proposta del PMLI è l'unica a essere lungimirante, se si considera appunto l'irriformabilità della Cgil e il frazionismo ad oltranza dei "sindacati di base" che di fatto divide i lavoratori anziché unirli nelle lotte comuni per l'occupazione, per il salario e tutto il resto.
All'introduzione ha seguito la relazione del compagno simpatizzante sindacalista che ha riportato un chiaro quadro della propria attività all'interno della fabbrica, nella RSU e al congresso della Cgil che per la prima volta lo ha visto impegnato in prima fila. Dalle sue parole si è notata una grande riconoscenza al Partito stesso e nel particolare all'Organizzazione di Vicchio che è stata capace di seguirlo e di fornire quegli strumenti indispensabili per il lavoro sindacale quali la linea sindacale del Partito e, di pari importanza, quella fiducia in se stessi e nei confronti dei lavoratori che nello specifico hanno giocato un ruolo fondamentale. Il fronte sindacale è di primaria importanza per il PMLI: è nelle fabbriche che ci sono gli operai, così come sono gli operai che, se informati e guidati, hanno tutte le caratteristiche per poter abbracciare le posizioni del PMLI che è il loro naturale Partito di classe ed è a loro si rivolge, per lottare contro il capitalismo, per il socialismo.
La coscienza di classe di gran parte dei lavoratori deve ancora progredire, come certo deve progredire la nostra per riuscire ad essere dei buoni marxisti-leninisti; è per questo che non ci si può aspettare di essere compresi a fondo e subito. Il nostro compito è quello di lavorare per la classe operaia giorno dopo giorno e non soltanto in quelle che riteniamo le grandi occasioni. Solo questo lavoro costante, all'interno delle fabbriche e della Cgil, potrà darci frutti tangibili e noi tutti dobbiamo fare la nostra parte. Un altro aspetto sul quale i compagni hanno molto discusso riguarda l'estrema umiltà che deve contraddistinguere l'attività nel sindacato di ogni compagno impegnato su questo fronte. I successi, sia piccoli che significativi sono merito di un lavoro congiunto fra i compagni sindacalisti e il Partito con la sua linea e con le sue indicazioni; senza di esse anche il miglior compagno si ritroverebbe ad essere disarmato di fronte agli operai e la sua attività risulterebbe conseguente.
L'umiltà quindi, riveste un ruolo fondamentale per continuare a essere dei sindacalisti rossi e per svolgere al meglio il proprio compito nell'esclusivo interesse degli operai e del PMLI; in mancanza di questa assoluta virtù proletaria è facile cadere nell'individualismo e nel carrierismo arrecando soltanto danni, innanzitutto ai lavoratori e poi anche al Partito.
In conclusione a questa interessantissima discussione, alcuni compagni con passate esperienze sul lavoro sindacale hanno messo a disposizione di tutti le proprie riflessioni e le proprie indicazioni pratiche nel tentativo di agevolare per quanto possibile il lavoro dei compagni che attualmente sono impegnati su questo fronte. All'incontro non sono mancate anche autocritiche che serviranno senz'altro a migliorare il lavoro futuro del PMLI dentro e fuori della Cgil e all'interno delle singole istanze che non devono dimenticarsi, come già sottolineato, che il lavoro sindacale riveste un ruolo di primo piano per l'attività del nostro Partito; è da questo fronte che può decidersi lo sviluppo più o meno rapido del PMLI, così tale da dare al Partito stesso il ruolo di guida della classe operaia che naturalmente gli spetta.

Firenze, 18 luglio 2012