Il "pacchetto sicurezza" antimmigrati (Una per una le pił importanti misure)
Il Senato approva le leggi razziali del nuovo Mussolini
Medici-poliziotti, "reato di clandestinità", ronde paramilitari, registro per i "barboni", pizzo sul permesso di soggiorno, prigioni virtuali

I senatori leghisti che ostentano la loro bieca soddisfazione sventolando fazzoletti verdi, è l'immagine più eloquente che consegna alle cronache l'approvazione da parte del Senato del "pacchetto sicurezza" che introduce le leggi razziste del nuovo Mussolini. L'approvazione del disegno di legge (ddl) 733, "recante disposizioni di pubblica sicurezza" è avvenuta il 5 febbraio con 154 voti a favore e 114 contrari, ed è ora all'esame della Camera per la seconda lettura.
È un ddl che completa un complesso di provvedimenti urgenti, emanati dal governo Berlusconi fin dall'indomani del suo insediamento e diretti al restringimento delle libertà democratico-borghesi per tutti e in particolare alla persecuzione e alla schiavizzazione dei lavoratori migranti, nel quadro della terza repubblica in camicia nera che si vuole imporre al Paese. Alcune di queste misure liberticide e razziste erano già state approvate d'urgenza l'estate scorsa. Il resto era stato concentrato in questo ddl che durante il suo iter nelle commissioni competenti si era arricchito di nuovi e più mostruosi articoli, molti per iniziativa della Lega, caratterizzati dalle più sadiche e fantasiose invenzioni persecutorie; come, tanto per citare solo le più clamorose, il permesso di soggiorno a punti, la tassa sui permessi di soggiorno, l'obbligo da parte dei medici di denunciare gli immigrati irregolari che ricorrono alle loro cure e così via. Fino ad approdare al Senato gonfiato da 20 a più di 50 articoli, dove è stato ulteriormente peggiorato, salvo qualche raro caso dovuto più che altro alle assenze dei senatori della maggioranza, come è successo con la bocciatura a scrutinio segreto dell'estensione a 180 giorni della detenzione dei "clandestini" nei famigerati Cie (Centri di identificazione ed espulsione). Una bocciatura su cui però la Lega vuol rifarsi alla Camera perché non intende affatto rinunciare a questa misura da lager nazista.

Migranti schiavi moderni
Ma è tutto il pacchetto nel suo complesso che è intriso da cima a fondo del suo nero spirito razzista, xenofobo, fascista e schiavista, a partire dall'introduzione del "reato di clandestinità" (anche se ha dovuto rinunciare per ora al carcere per i "clandestini"), che vuol assimilare i lavoratori migranti irregolari a delinquenti, ossia mira a criminalizzare una condizione di inferiorità e di svantaggio sociale non scelta volontariamente ma determinata da cause oggettive esterne. Leggendo l'impressionante elenco di misure inique e vessatorie del pacchetto riportate qui sotto non si fa fatica a capire che il loro scopo è unicamente quello di sancire una condizione di inferiorità sociale, giuridica e umana dei lavoratori migranti, per poter disporre a piacimento della loro mano d'opera a basso costo senza dar loro nulla o il meno possibile in cambio, né più né meno come fossero degli schiavi moderni, senza gli stessi diritti degli altri cittadini, perennemente sotto il ricatto del permesso di soggiorno, da tenere confinati nelle catacombe senza alcun contatto col resto della popolazione e infine da espellere non appena esaurita la loro funzione di bestie da soma del capitalismo. Particolarmente odiose le ronde paramilitari.
"Contro l'immigrazione clandestina e tutto il male che porta non bisogna essere buonisti, bisogna essere cattivi, determinati nel far rispettare la legge", aveva dichiarato solo pochi giorni prima il ministro dell'Interno il fascio-leghista Maroni, cofirmatario del ddl insieme al guardasigilli Alfano e allo stesso neoduce Berlusconi, nel giorno stesso dell'aggressione a un immigrato indiano bruciato vivo da un gruppo di razzisti. Ed è esattamente questo lo spirito che ha dominato sinistramente il parlamento nero nella discussione e nell'approvazione del provvedimento. Importa poco che qualcuna di queste misure sia stata bocciata (come il prolungamento della detenzione nei Cie) o attenuata (come la denuncia non più obbligatoria ma facoltativa dei clandestini da parte dei medici), attraverso gli emendamenti presentati dal PD e rivendicati come "grandi vittorie" da questo partito. Ci sarebbe voluto ben altro! Quantomeno un ostruzionismo parlamentare che non c'è stato, mentre ci sono state addirittura diverse votazioni "bipartisan" su alcuni aspetti della legge e perfino molte dichiarazioni di "apprezzamento" di certe sue parti. Ma soprattutto ci sarebbe voluta una mobilitazione di piazza forte e intransigente a fianco delle manifestazioni dei migranti, che pure ci sono state, ma che il partito di Veltroni si è ben guardato dal promuovere.
È inutile anche che il PD ora si lamenti per il marchio apertamente razzista e xenofobo che la Lega è riuscita a stampare sul frontespizio di questa legge ("siamo alla persecuzione, il germe della paura prolifera nel paese", ha detto Anna Finocchiaro), dopo che solo poche settimane fa le aveva dato via libera in Parlamento sul federalismo fiscale, felicissimo del nuovo clima di dialogo con il partito di Bossi e Maroni: forse credeva di aver convertito in agnello il lupo padano scodinzolando ai suoi piedi?

Lotta di piazza per affossare la legge
Questa legge non è solo razzista, xenofoba e schiavista per i migranti, ma è anche liberticida e fascista per tutte le masse, in quanto col pretesto della sicurezza sono state introdotte delle misure di una gravità inaudita che danno un robusto giro di vite al regime neofascista imperante, restringendo ulteriormente le libertà di pensiero, di associazione e di manifestazione, la libertà di espressione dei giovani delle periferie urbane, l'uso di Internet da parte di chi non accetta il soffocante clima di omologazione mediatica, e ampliando i poteri repressivi e persecutori delle "forze dell'ordine" e delle istituzioni. Basti pensare ad esempio al fatto che è stato bocciato perfino un emendamento che chiedeva di inserire nella legge il divieto di tortura, attuando così una direttiva internazionale già recepita dalla maggior parte dei paesi.
Inutile quindi sperare che questa legge possa essere "migliorata"alla Camera, salvo eventualmente piccoli ritocchi che non ne cambieranno certamente il carattere profondamente liberticida, fascista, razzista, xenofobo e schiavista. Essa può essere affossata solo con la lotta di piazza e con l'unità di tutte le masse democratiche, antifasciste e antirazziste con le masse dei migranti, nella battaglia comune per abbattere il neoduce Berlusconi e il suo governo neofascista, piduista e razzista.

11 febbraio 2009