La liberazione si conquista solo col socialismo

Il PMLI saluta, elogia e ringrazia le astensioniste e gli astensionisti che non sono cascati nelle reti dei candidati a sindaco della destra e della “sinistra” borghese. Nel turno di ballottaggio 1 milione e 628 mila elettori si sono astenuti confermando il loro distacco e dissenso nei confronti dei partiti del regime e delle istituzioni borghesi. Con particolare calore il PMLI ringrazia tutti coloro che, informati della sua posizione astensionista, totalmente ignorata vergognosamente dai media, hanno considerato il loro astensionismo come un voto dato al PMLI e al socialismo.
Il PMLI si compiace che il “centro-sinistra” abbia battuto il “centro-destra” in molti comuni, in particolare a Milano e Napoli, ma non si può parlare di una reale liberazione di quelle città poiché il potere politico, economico, finanziario e istituzionale è rimasto nelle mani della borghesia.
Il PMLI rispetta e comprende le elettrici e gli elettori di sinistra che nella stragrande maggioranza hanno votato il “centro-sinistra” pensando di liberarsi definitivamente di Berlusconi e di cambiare l’insopportabile realtà politica, sociale ed economica delle città e del Paese. Purtroppo però il loro voto oggettivamente accredita e rafforza il sistema capitalistico e il suo ordinamento istituzionale che producono lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, le disuguaglianze territoriali, la disparità tra i sessi, la macelleria sociale, la disoccupazione, la povertà, le mafie, il razzismo, l’omofobia, la devastazione ambientale, le privatizzazioni persino dei beni comuni e le guerre imperialiste. E’ vero: il vento è cambiato. Ma è sempre quello borghese e capitalistico. La riprova è l’appoggio ufficiale da parte di magnati dell’industria, della finanza e dell’editoria alle nuove sirene della “sinistra” borghese Pisapia e De Magistris.
In ogni caso, le masse di sinistra, in primo luogo quelle operaie e giovanili, ancora sotto l’influenza dell’elettoralismo, del parlamentarismo e del partecipazionismo borghesi, hanno un grosso problema da risolvere: lottare per migliorare il capitalismo e cercando di strappargli quanto più è possibile, oppure lottare per sopprimere il capitalismo e conquistare il socialismo e il potere politico da parte del proletariato per risolvere radicalmente tutti i problemi dei lavoratori?
Il PMLI ritiene che la disfatta elettorale e politica di Berlusconi sia un importante avvenimento, ma il neoduce, come ha già detto, non è affatto intenzionato a lasciare Palazzo Chigi. Farà, perciò, gravissimi danni politici e sociali nei due anni che gli rimangono per governare. Non possiamo permetterglielo. Bisogna abbatterlo subito attraverso un nuovo 25 Aprile.
Il PMLI non cambia bandiera. Il rosso proletario rivoluzionario non può essere sostituito con l’arancione borghese, riformista e pacifista. Che tutte le combattenti e i combattenti anticapitalisti rivoluzionari si uniscano sotto la bandiera rossa con la falce e martello e l’effige di Mao del PMLI per marciare compatti, con forza e fiducia, verso l’Italia unita, rossa e socialista!

L’Ufficio stampa del PMLI

Firenze, 31 maggio 2011, ore 10,45