In 20 mila all'iniziativa di "Libertà e Giustizia" a Milano
Accolto con interesse l'appello del PMLI ad abbattere Berlusconi

Sabato 8 ottobre, su iniziativa del movimento democratico borghese "Libertà e Giustizia" del magnate capitalista Carlo De Benedetti in 20 mila si sono ritrovati sotto l'Arco della Pace a Milano per "Ricucire l'Italia". Per quattro ore hanno parlato giuristi, scrittori, filosofi, giornalisti. Nessuna voce operaia e precaria.
Uno "sfogatoio" per alcuni spezzoni della "sinistra" borghese; da Zagrebelski e Sandra Bonsanti a Pisapia, Dario Fo e Saviano.
Col tricolore in una mano e la Costituzione nell'altra, seguendo gli insegnamenti dei loro maestri liberali di "Giustizia e libertà", dai fratelli Rosselli a Gobetti, si propongono di "Ricucire l'Italia", ovvero di abbellire il capitalismo e di rendere sopportabile lo Stato borghese italiano attraverso un futuro governo di "centro-sinistra".
Sognano che Berlusconi se ne vada spontaneamente e che venga abbandonato anche dai suoi. Paul Ginsborg invoca una "rivoluzione dal basso", una rivoluzione mite, pacifica e democratica".
Roberto Saviano propone il "diritto alla felicità" per "Ricucire l'Italia", un diritto, aggiunge, che "non può che avvenire in una società di diritto". Ovvero nel capitalismo, citando l'esempio del defunto Adriano Olivetti che a Pozzuoli "realizzava alloggi per gli operai con vista mare per farli vivere meglio, e quindi rendere meglio".
L'unico a spingere per far cadere subito Berlusconi, è stato il presidente dell'Anpi, Carlo Smuraglia che ha detto: "Non possiamo aspettare un nuovo 25 luglio (alludendo alla sfiducia a Mussolini da parte del gran Consiglio del fascismo nel 1943), che non sappiamo se ci sarà".
I militanti della Cellula "Mao" di Milano e dell'Organizzazione di Sesto San Giovanni hanno opportunamente colto l'occasione per diffondere l'appello del PMLI ad abbattere con una sollevazione della piazza il nuovo Mussolini, Berlusconi. Il volantino è stato preso volentieri dai manifestanti e alcuni l'hanno subito letto non risparmiando commenti di approvazione.
Anche i media della "sinistra" borghese l'hanno ignorato. Lo crediamo bene. A parole sono contro Berlusconi, nei fatti lo coprono.

12 ottobre 2011