Provenienti da tutta Europa e da Usa, Sudamerica e Asia
In 50 mila sfilano a Londra contro il G20
Presenti oltre 150 sigle tra cui i sindacati, i pacifisti, gli ambientalisti, gli studenti, gruppi religiosi
L'Organizzazione di Londra del PMLI nello spezzone della Cgil
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Londra del PMLI
Sabato 28 marzo si è tenuta a Londra una grandissima marcia di protesta contro il G20 e tutte le problematiche economiche e finanziarie che derivano da esso, a cui hanno aderito oltre 150 organizzazioni sindacali, pacifiste, ambientaliste, studentesche, religiose.
Tantissimi erano i partiti presenti, non solo inglesi ma anche europei includendo ovviamente anche quelli italiani. Assieme a piccole organizzazioni e simpatizzanti vari provenienti da tutta l'Europa e da Usa, Sudamerica e Asia. Presente una delegazione della CGIL, con i suoi slogan e bandiere, e numerosi militanti di Rifondazione comunista.
In tutto quel gran numero di manifestanti non mancava il PMLI, alla prima presenza ufficiale in piazza a Londra.
Il Partito era rappresentato dall'Organizzazione di Londra, è stato tra i primissimi a essere presente a Temple (punto di fermata Metrò dove poi la lunga marcia sarebbe partita) distribuendo il preziosissimo volantino rivoluzionario (in lingua inglese) dal titolo LET'S UNITE AGAINST IMPERIALISM, SUPPORT SOCIALISM. GET OUT OF LONDON G20! (Uniamoci contro l'imperialismo, per il socialismo. Fuori da Londra il G20!) e ricevendo una buona accoglienza dagli interessati. Il volantino è stato affisso su muri, cabine telefoniche, fermate di autobus, ecc.
La CGIL ha subito notato la bandiera rossa e imponente del PMLI e in più non poteva non notare l'immagine dei cinque Maestri raffigurate nella maglietta-uniforme del Responsabile dell'Organizzazione rimanendo sorpresa dalla presenza del PMLI a Londra, sopprattutto quando un compagno ha precisato che non era lì solo per la marcia ma si trova stabilmente nella capitale inglese e che l'Organizzazione costituiva il primo vero e proprio prolungamento ed estensione ufficiale dei tentacoli del Partito in terra inglese; l'Organizzazione ha ricevuto da quest'ultimi i migliori auguri di successo.
Alcuni dirigenti del circolo "Marx" di Rifondazione comunista hanno notato le bandiere e simboli del PMLI, e dopo essere stati presi da stupore perché il Partito aveva da poco una sua Organizzazione a Londra, anch'essi hanno augurato il meglio del successo.
La marcia è cominciata poco dopo le 11 di mattina e ha gradualmente attraversato le vie principali del centro, è sfilata di fronte al Parlamento e al numero 10 di Downing Street sede del governo, seguendo a tratti il fiume Tamigi per poi cambiare rotta.
Da Enbankment a Westminster (dove le bandiere e simboli del PMLI sono stati gloriosamente immortalati fotograficamente sotto il noto Big Ben, sovrana e sopra tutte le altre migliaia di bandiere), da Piccadilly Circus a Hyde Park dove la manifestazione si è conclusa, l'atmosfera era calorosa, armoniosa e solare.
Tra gli altri, striscioni e cartelli delle organizzazioni sindacali che chiedevano uno stop alle privatizzazioni, "attenzione alle persone prima che ai profitti" e ribadivano "giù le mani dal servizio pubblico"; cartelli dei pacifisti contro la guerra in Iraq e Afghanistan e anche contro un Obama non molto diverso da Bush.
Tra canti vari (anche in lingua italiana, come Bella Ciao e Bandiera Rossa) musicisti da strada (persino una piccola orchestra), fotografi, giornalisti, famiglie, sen-za tetto e semplici osservatori curiosi, la lunga marcia ha dato l'opportunità a tantissimi da ogni parte d'Europa di conoscersi.
Tra l'altro il Responsabile dell'Organizzazione di Londra del PMLI è stato intervistato ben due volte, la prima da un giornale inglese (il Sunday Times) e l'altra da l'Espresso. Alla domanda inerente ai cambiamenti politico-economico-finanziari d'Italia (e d'Europa) e cosa i politici hanno fatto e detto inerenti alla crisi e alla sua soluzione, il nostro compagno ha risposto chiaramente che "il popolo è stato usato e preso in giro dai capitalisti. La speranza per il futuro e il cambiamento totale e radicale non è attraverso il Parlamento; questa gloriosa marcia è uno dei primi veri grandi segnali di carattere globale da parte delle masse scontente".
Le "forze dell'ordine" erano numerosissime ma non ci sono stati grandi problemi.
Per un totale che andava oltre i cinquantamila manifestanti, la lunga marcia di protesta ha proseguito senza una minima sosta fino alle 16 (oltre 5 ore di marcia continua, costante senza pausa) per poi fermarsi brevemente all'Hyde Park, dividersi in più assembramenti per poi ricontinuare e terminare definitivamente poco dopo.
Il PMLI, da bravo e unico Partito comunista proletario rivoluzionario italiano presente a Londra ha partecipato a tale evento di importanza e portata storica, sia da un punto di vista del Partito stesso, sia da un punto di vista dell'internazionalismo proletario.
Questo è solo l'inizio per il PMLI in Inghilterra.
La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato al Responsabile dell'Organizzazione di Londra un messaggio nel quale si legge che "i dirigenti nazionali del PMLI con alla testa il compagno Giovanni Scuderi ringraziano vivamente l'Organizzazione di Londra e te personalmente per essere stati presenti, e in maniera militante, alla grandiosa marcia internazionale che si è svolta sabato scorso a Londra contro il G20.
Un doppio evento di importanza storica, sia per il successo della marcia, che ha dimostrato chiaramente che i popoli europei non vogliono pagare la crisi finanziaria ed economica del capitalismo, sia per la partecipazione del PMLI rappresentato dall'Organizzazione locale per la prima volta presente a una manifestazione in Gran Bretagna.
Con le vostre iniziative politiche-propagantistiche, col corretto atteggiamento unitario e collaborativo verso gli altri gruppi politici, sindacali e sociali e con l'importante volantino sul tema della manifestazione, voi avete dato una bellissima immagine del PMLI, e realizzato un'esperienza che gioverà molto al lavoro futuro del Partito a Londra.
Dal vostro spirito di iniziativa e di sacrificio, dal vostro coraggio e intraprendenza, dalla vostra fiducia verso le masse tutto il PMLI, a cominciare dai dirigenti nazionali con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, prende spunto, ispirazione ed esempio per mettere in pratica la linea e le indicazioni del 5° Congresso nazionale del PMLI nei luoghi di vita, di lavoro e di studio dove è presente.
Che l'Organizzazione di Londra diventi un punto di riferimento e di aggregazione per tutti gli italiani fautori del socialismo residenti nella capitale della Gran Bretagna, e un modello per tutte le future Organizzazioni e Cellule estere del Partito. Potete farcela legandovi agli immigrati residenti a Londra e interessandovi dei loro problemi concreti secondo la linea di massa del Partito".
La parola d'ordine "noi non paghiamo per la vostra crisi" è rimbombata in altre manifestazioni contro il G20 che si sono svolte il 28 marzo in varie città europee; era quella riportata sugli striscioni che aprivano il corteo dei 30 mila a Berlino e dei 25 mila a Francoforte. Proteste anche a Parigi, davanti alla sede della Borsa, e nella centrale Place de la Monnaie a Bruxelles.

1 aprile 2009