Il 2 giugno
Manifestazione a Bologna in difesa della Costituzione
Fischiati la Camusso e i parlamentari del "centro-sinistra". Intervistato Denis Branzanti
Grande successo del cartello del PMLI contro il governo Letta-Berlusconi

Dal nostro corrispondente dell'Emilia-Romagna
Si è tenuta nel pomeriggio di domenica 2 giugno a Bologna la manifestazione in difesa della Costituzione dal titolo "Non è cosa vostra" nella gremita Piazza Santo Stefano indetta da "Giustizia e Libertà". Ad alternarsi sul palco Rodotà, Landini, Camusso, il presidente nazionale dell'ANPI Smuraglia, Saviano, il presidente del Comitato "Salviamo la Costituzione" e altri costituzionalisti e rappresentanti delle 100 associazioni che hanno aderito.
Presente anche una delegazione del PMLI composta da militanti e simpatizzanti di Bologna e Forlì diretti dal compagno Denis Branzanti, Responsabile del Partito per l'Emilia-Romagna.
Nel corso del pomeriggio sono andate presto esaurite le 400 copie del volantino col documento dell'Ufficio politico del PMLI contro il governo Letta-Berlusconi, e un buon numero di copie de Il Bolscevico n. 22.
I compagni hanno tenuto alto il cartello che da una parte aveva il manifesto "Solo il socialismo può cambiare l'Italia..." e dall'altra il fotomontaggio che ritrae Letta e Berlusconi vestiti da gerarchi fascisti. Quest'ultimo ha riscosso un enorme successo, tantissimi lo hanno fotografato e approvato. Durante un passaggio critico di Smuraglia sul governo, dal maxischermo presente sul palco dietro gli oratori è stato inquadrato in primo piano e rimandato il cartello del PMLI con tutta la piazza che si è voltata con approvazione verso i marxisti-leninisti, immagini del cartello sono state trasmesse anche dal Tg de La7.
Il PMLI ha gridato "Sciopero! Sciopero!" quando ha preso la parola la Camusso che si è beccata diversi fischi dalla piazza così come i sette parlamentari del "centro-sinistra", tra i quali Vendola e la Bindi, che hanno fatto la passerella sul palco.
Il compagno Branzanti, intervistato da alcuni video operatori facenti parte dell'organizzazione e che ponevano domande ai manifestanti, ha detto che il PMLI ritiene che ci voglia un'altra Costituzione che metta al centro i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, mentre in questa predominano quelli dei padroni, comunque è contrario a ogni ennesima modifica da destra, in particolare la controriforma presidenzialista che è al centro dell'azione del governo Letta-Berlusconi.
Da segnalare come gli interventi di Landini e della Camusso siano stati accomunati dal sostegno all'accordo sulla rappresentanza siglato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria che impone di fatto il divieto di sciopero. Landini ha anche rilanciato la richiesta del "reddito di cittadinanza" che rappresenta una battaglia di retroguardia.
In conclusione si può affermare che la piazza era sicuramente orientata in maggioranza al riformismo piccolo-borghese ma che su talune questioni ha aperto gli occhi (fischi e accoglienza fredda alla Camusso e ai parlamentari). Inoltre, che è suscettibile di essere orientata alla lotta contro il regime neofascista dall'azione dei marxisti-leninisti che non devono assolutamente abbandonare le piazze anche quando si tratta di manifestazioni non condivisibili politicamente, ma che necessitano e possono essere correttamente orientate.
Il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha seguito la manifestazione via telefono complimentandosi con la delegazione marxista-leninista per l'importante missione. La Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI ha inviato un messaggio di ringraziamento al compagno Denis e a tutti i membri della squadra di propaganda per aver diffuso la posizione del Partito sul governo Letta-Berlusconi e sulla alternativa ad esso. Vi si legge tra l'altro: "I dirigenti nazionali del Partito con alla testa il compagno Giovanni Scuderi hanno apprezzato molto questo tuo e vostro ennesimo sacrificio, reso tra l'altro il giorno dopo che vi aveva visto in piazza, sempre a Bologna, in occasione della manifestazione di CGIL, CISL e UIL. Un dispendio di energie, di tempo e di mezzi che possono sopportare solo dei marxisti-leninisti con un alto livello di coscienza politici, con una profonda consapevolezza dei compiti e delle responsabilità politiche e storiche che pesano sulle loro spalle in questo particolare momento politico, con una granitica e ragionata fiducia verso la causa del PMLI, del proletariato e del socialismo".

5 giugno 2013