Contro le insopportabili ingerenze della Chiesa e del papa nero Ratzinger
A Roma la più grande manifestazione nazionale No Vat
Quindicimila in piazza. Attiva partecipazione del PMLI

Dal corrispondente della Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma
Nel pomeriggio di sabato 9 febbraio si è tenuta a Roma la terza edizione della manifestazione nazionale No Vat per protestare contro le insopportabili e tracimanti ingerenze della Chiesa e del papa nero negli affari dello Stato italiano; ingerenze che toccano ogni aspetto della vita privata e sociale delle masse e che hanno avuto tra gli ultimi apici la fascistissima richiesta di moratoria sull'aborto lanciata da Ratzinger e fortemente sostenuta tra gli altri dal dichiarato ex agente Cia (e rinnegato del comunismo) Giuliano Ferrara.
Senza dimenticare i recenti fatti collegati all'inaugurazione dell'anno accademico all'università La Sapienza, quando tutti i mass media e quasi tutti i politicanti borghesi si sono scagliati ferocemente contro i coraggiosi professori e studenti colpevoli di aver espresso con forza il loro dissenso nei confronti del papa nero, provocatoriamente invitato a tenere la lectio magistralis, il discorso di indirizzo dell'intero anno accademico.
Il corteo era stato promosso da "Facciamo Breccia" che tra le altre cose si propone di "cancellare la Chiesa dalla storia". Molto partecipato, circa quindicimila manifestanti, è risultato il più grande e deciso corteo nazionale No Vat, con una incoraggiante tendenza alla crescita numerica e politica. C'erano giovani, donne, famiglie con bambini, e le organizzazioni degli omosessuali, bisessuali, transessuali e queer, le associazioni anticlericali. Forti le critiche dei manifestanti per quei partiti e quei personaggi che sono soliti fare da tappeto alle ingerenze vaticane.
Partito da piazzale Ostiense il corteo si è concluso a Campo de' fiori sotto la statua di Giordano Bruno.
La Cellula romana del PMLI ha partecipato alla manifestazione rispettando la richiesta di non esibire bandiere e simboli di partito formulata dagli organizzatori che temevano che questo appuntamento potesse trasformarsi in uno spot elettorale per qualche formazione politica intenta a mendicare voti e che niente ha fatto sui diritti civili durante i quasi due anni di permanenza nella maggioranza che sosteneva il governo del DC Prodi. Nel mentre, ad esempio, non ha cancellato il vergognoso privilegio fiscale della Chiesa cattolica che non paga l'Ici nemmeno sugli immobili destinati a uso commerciale.
Per altro verso, agli organizzatori non dovrebbe sfuggire che, oggi come ieri, il PMLI non può in alcun modo essere assimilato ai vergognosi scendiletto di Ratzinger che albergano nei palazzi del potere politico borghese.
I nostri compagni, cui davano manforte alcuni simpatizzanti romani del PMLI, hanno allestito nella piazza del concentramento un visitato banchino di propaganda nel corso del quale sono state vendute copie de Il Bolscevico e anche il libro del nostro Partito "Viva la Grande Rivolta del Sessantotto", avvenimento di cui quest'anno ricorre il 40°. Alcuni manifestanti si sono detti felici che ci sia ancora qualcuno che si definisce marxista-leninista e sono stati espressi apprezzamenti per la linea elettorale astensionista del Partito.

13 febbraio 2008