Tramite la penna dello storico borghese Alberto Maria Banti
Un'aberrante proposta de "il manifesto": giurare lealtà alla costituzione

Nell'orgia nazionalista, patriottarda e fascista culminata il 12 marzo con la manifestazione organizzata dalla "sinistra" borghese con tanto di Inno di Mameli e bandiere tricolori, la smania di inseguire l'invenzione del "popolo tricolore" che protegga la Costituzione travolge anche i falsi comunisti. Questa è la volta dei sonati trotzkisti de "il manifesto" che, tramite la penna dello storico borghese Alberto Maria Banti, si allineano al PD chiedendo addirittura di "giurare lealtà alla Costituzione" per distanziarsi da "un'italianità nazionalista" e abbracciare "un caldo patriottismo costituzionale" (sic!).
Un rito, a dire di Banti, che si dovrebbe celebrare il 2 giugno, il giorno della festa della Repubblica, da parte dei giovani che abbiano raggiunto la maggiore età; senza nemmeno ricordare che l'attuale Costituzione, su cui si dovrebbe giurare non è più nemmeno la Costituzione borghese ma quella federalista del 2001, assolutamente indifendibile. E, dunque, invece di distanziarsi dalla nauseante campagna sul tricolore, sull'identità nazionale e sulla difesa della Costituzione, anche i rimbambiti de "il manifesto" si accodano ai fascisti vecchi e nuovi nell'esaltazione di sentimenti nazionalisti e patriottardi che i partigiani e la gloriosa Resistenza aveva gettato nella pattumiera della storia.

30 marzo 2011