I media ignorano la sospensione de "il bolscevico" cartaceo

Il Bolscevico, dopo ben 44 anni di ininterrotta pubblicazione, senza peraltro godere neanche di un euro di finanziamento pubblico, cessa la sua edizione cartacea per ragioni finanziarie e i mass media della destra come della "sinistra" borghese lo ignorano. Vergogna!
Si può non condividere la sua linea, ma di fronte a un settimanale che per decenni è presente nel panorama politico ed editoriale nazionale ed è costretto non per propria volontà a chiudere la sua edizione cartacea, il minimo che un giornalista, un caporedattore, un direttore di testata, persino un editore veramente democratico possa fare è quello di solidarizzare con esso e con chi ogni settimana lo ha scritto e lo continuerà a scrivere e pubblicare.
Con dispiacere, oltre che con disappunto, dobbiamo registrare invece che nemmeno un quotidiano o un periodico cartaceo ha dato notizia del comunicato stampa del PMLI inviato ai mass media il 18 settembre sulla dolorosissima decisione dell'Ufficio politico del Partito di sospendere l'edizione cartacea de Il Bolscevico.
A niente è servito nemmeno il tempestivo e immediato lancio di ampi stralci di quel comunicato da parte dell'Ansa.
Solo alcune testate on-line hanno dato la notizia. In particolare la Repubblica.it che ha pubblicato un estratto del comunicato e quattro foto, probabilmente censurandone una, quella con la prima pagina de Il Bolscevico che riporta il documento dell'Ufficio politico del PMLI "Opponiamoci al governo Letta-Berlusconi" e una vignetta con l'attuale presidente del consiglio e il neoduce Berlusconi in orbace. Una foto che invece ha pubblicato, assieme alle identiche quattro di Repubblica.it, la testata online Lettera43. Servizi simili se non identici, hanno pubblicato anche Prima on line, Nuova Resistenza, Firenze Today, Informazione.it, Dou (testata greca), e altri.
Continua così la strategia non dichiarata e non pubblica da parte della classe dominante borghese, delle sue istituzioni e dei suoi governi contro il PMLI del silenzio stampa, dell'oscuramento mediatico per impedire che sia conosciuto dalle masse popolari e giovanili.
Solo due settimane fa aveva rotto il black out La Nazione di Firenze pubblicando sul cartaceo e online un ampio servizio sulla recente commemorazione di Mao. Profeticamente avevamo espresso la speranza che non fosse una rondine che non fa primavera. Purtroppo non ci eravamo sbagliati: per i mass media di regime per quanto riguarda il PMLI e il suo organo di stampa Il Bolscevico è ancora pieno inverno.
Comunque Il Bolscevico non è morto, è vivo e continuerà a crescere per diventare ancora più forte, competente e rosso, anche se per ora solo in formato digitale. Animati dallo stesso spirito di Mao e di Yu Kung, tutto il Partito, dai dirigenti ai semplici militanti, è impegnato a intensificare il lavoro di radicamento per ricreare le condizioni per la ripresa della pubblicazione cartacea.
Anche se resta un fatto storico e politico indimenticabile e vergognoso l'aver ignorato il doloroso annuncio della sospensione de Il Bolscevico cartaceo, noi continuiamo comunque a confidare che prima o poi un sussulto antifascista da parte dei giornalisti democratici li induca a ribellarsi all'imposizione di non nominare nemmeno il PMLI e il suo organo di stampa. Sarebbe una bella vittoria per la libertà di stampa e d'informazione.
25 settembre 2013