Proposta fascista e razzista della Ue votata anche dai socialisti
I migranti rischiano di essere detenuti nei cpt per 18 mesi

Il 12 settembre scorso la commissione "Libertà pubbliche" del parlamento europeo ha votato a larga maggioranza il testo che definisce gli standard comuni nelle procedure da applicare in caso di espulsione di immigrati dai paesi dell'Unione europea. Un documento in linea con la politica dell'Unione europea verso i migranti, che vede la questione immigrazione esclusivamente come un problema di ordine pubblico e che ha portato alla convergenza dei voti di democristiani, liberali e socialisti su un testo che prevede tra l'altro la detenzione dei migranti nei Cpt fino a 18 mesi e il divieto di reingresso nei paesi dell'Unione europea per 5 anni.
Il gruppo del parlamento europeo ha lavorato su un testo proposto dalla Commissione guidata dal portoghese Barroso e che dovrebbe essere tradotto in legge dal parlamento di Strasburgo entro il mese di settembre.
La discussione della direttiva sull'armonizzazione delle procedure di rimpatrio aveva subito una accelerazione sotto la presidenza semestrale portoghese con l'obiettivo di chiudere velocemente l'iter legislativo e permettere ai paesi europei di poter accedere ai centinaia di milioni di euro destinati al fondo europeo per i rimpatri e altrimenti bloccati. Da sottolineare che la Commissione del Parlamento europeo non ha voluto attendere nemmeno i risultati della ricerca sulle condizioni dei centri di detenzione temporanea in Europa, ricerca costata ben 300 mila euro. Ai lager chiamati Cpt affida comunque il compito di detenere i migranti fino a 18 mesi, aumentando la proposta iniziale della Commissione che era di 6 mesi a fronte di regole nei singoli Stati membri che vanno da un fermo di 32 ore alla detenzione a tempo indefinito.
Nella sessione a fine settembre sull'immigrazione il parlamento europeo discuterà anche del progetto messo a punto dal vicepresidente della Commissione europea e commissario alla giustizia ed interni Franco Frattini che prevede maggiori controlli alle frontiere a est, nessuna regolarizzazione di massa, migranti "clandestini" rinchiusi nei Cpt e espulsi anche quando denunciassero i padroni che li prendono a nero e li sfruttano; un tappeto azzurro o meglio una "carta azzurra" solo per gli immigrati qualificati di cui l'Unione europea ha bisogno.

19 settembre 2007