Corteo dei minatori delle Asturie a Madrid, blocco delle miniere e sciopero di 48 ore
I minatori in guerra contro la chiusura imposta da Rajoy

Oltre diecimila minatori hanno dato vita il 31 maggio a Madrid a una combattiva manifestazione che è partita dallo stadio Bernabeu e si è conclusa di fronte al ministero dell'industria. Al grido di "meno banchieri e più minatori" i manifestanti arrivati da tutte le regioni minerarie, Asturias, Castilla y Leon, Aragon, Laciana, Palencia, hanno ribadito la loro opposizione al piano dei tagli al settore minerario previste dal governo del Partido popular di Mariano Rajoy.
La manifestazione si è conclusa con pesanti cariche della polizia, inviata dal governo a intimidire i minatori e piegare la loro lotta in corso da un paio di settimane, segnata dal blocco di molte miniere, scioperi e altre iniziative di mobilitazione.
Le principali organizzazioni sindacali spagnole, che avevano indetto la manifestazione nella capitale per portare fin sotto i palazzi governativi la lotta contro i tagli decisi da Rajoy, denunciano che la politica del governo colpirebbe soprattutto i lavoratori e metterebbe in ginocchio le regioni minerarie. Sarebbero infatti ridotti di oltre due terzi gli stanziamenti a sostegno del settore, da 1.000 a 360 milioni di euro, cancellati di fatto quelli destinati a infrastrutture, formazione e sicurezza. Tagli che colpirebbero 47 miniere in cinque diverse regioni, in particolare quelle delle Asturias e Castilla y Leon mettendo in pericolo il posto di lavoro di circa 8 mila minatori.
Proprio i minatori asturiani erano stati tra i primi a mobilitarsi e a organizzare il 24 maggio una manifestazione davanti alla sede della delegazione del governo a Oviedo per chiedere un nuovo piano industriale per l'industria mineraria.
L'aiuto pubblico al settore minerario era stato definito del governo Zapatero con interventi fino al 2014, prorogabili al 2018, data limite per iniziare la chiusura dei pozzi meno redditizi. Una riduzione drastica del numero delle miniere in attività era richiesta anche dalla Commissione europea affinché la Spagna riducesse l'inquinamento ambientale. Zapatero aveva rimandato nel tempo la definizione di piani industriali per garantire comunque l'occupazione dei minatori che avrebbero perso il lavoro. Il governo di Rajoy ha accelerato il progetto di chiusura affermando che "soldi non ce ne sono" più a causa della crisi economica. E i minatori dopo quattro giorni di blocco totale delle miniere e la manifestazione a Madrid hanno ribadito di voler continuare la lotta fino a quando il governo non farà retromarcia.

6 giugno 2012