Kosovo
I serbi di Mitrovica si rivoltano contro l'Onu e la Nato

Lo sgombero della sede del tribunale dell'Onu, occupato da una cinquantina di serbi in gran parte ex dipendenti dell'organismo, a Mitrovica nel nord del Kosovo il 17 marzo ha innescato la rivolta della minoranza serba della regione contro l'Onu e la Nato. Centinaia di dimostranti sono accorsi per liberare gli occupanti arrestati dai reparti speciali della polizia dell'Onu, appoggiati dalle forze Nato, e hanno dato vita a duri scontri con un bilancio di un morto, un soldato ucraino, e un centinaio di feriti, tra cui una ventina di poliziotti polacchi e francesi.
Il 14 marzo un gruppo di serbi aveva occupato la sede Onu e reclamavano la riassunzione presso l'organismo dal quale erano stati licenziati. La mattina del 17 marzo i reparti speciali della polizia dell'Onu hanno compiuto un blitz nel tribunale occupato e arrestato 53 dimostranti. La notizia dell'intervento dei reparti del contingente Onu ha fatto accorrere presso la sede del tribunale alcune centinaia di serbi che hanno reclamato il rilascio degli arrestati e lanciato sassi contro le auto della polizia. A protezione dell'edificio si sono schierati i blindati del contingente francese che sono stati bersagliati da sassi e bombe molotov. I poliziotti hanno lanciato gas lacrimogeni e usato gli idranti contro i dimostranti che sono comunque riusciti a bloccare il convoglio Onu che trasportava gli arrestati a Pristina e a liberarne una ventina. Gli scontri sono cessati col ritiro dei poliziotti. Successivamente la zona è stata presidiata da blindati e soldati del contingente francese.
La minoranza serba del Kosovo non riconosce la giusta proclamazione dell'indipendenza del Kosovo dalla Serbia attuata un mese fa dal parlamento di Pristina che è al fondo anche della rivolta di Mitrovica. Il ministro serbo per il Kosovo, Slobodan Samardzjic, aveva chiesto al contingente Onu di evitare ogni intervento repressivo e di avviare una trattativa sulle richieste degli occupanti della sede del tribunale dell'Onu. Una richiesta non ascoltata e che ha sollevato anche le proteste del comandante delle forze di polizia internazionale di Mitrovica, l'americano Gerard Gallucci, che nella lettera di dimissioni dall'incarico inviata all'Onu ha denunciato come "l'operazione per il ripristino dell'ordine e della legge ha portato alla cancellazione dell'ordine e della legge", sottolineando che la polizia avrebbe potuto agire in altro modo e soprattutto poteva evitare l'arresto degli occupanti.

26 marzo 2008