Importante Riunione di studio promossa dal Comitato Lombardo del PMLI
Studiato il discorso di Sala per attrezzarsi a conquistare la parte più cosciente e avanzata della classe operaia
Nella relazione introduttiva Urgo sottolinea l'unicità del PMLI quale Partito rivoluzionario in Italia e la necessità dell'incontro con la classe operaia. Un compagno operaio esorta a prendere esempio dai primi pionieri del PMLI per radicare il Partito nelle fabbriche

Dal corrispondente del Comitato lombardo del PMLI
Su iniziativa del Comitato lombardo del PMLI sabato 22 settembre si è tenuta la Riunione di studio regionale sul discorso integrale del compagno Emanuele Sala pronunciato alla Commemorazione di Mao svoltasi a Firenze lo scorso 9 Settembre.
La riunione si è svolta nella Sede milanese del Partito con la relazione introduttiva del Segretario del Comitato lombardo, compagno Angelo Urgo, che ha innanzitutto espresso solidarietà di classe agli operai in lotta in difesa dei propri diritti - a cominciare da quello del lavoro - rivolgendosi innanzitutto a quelli della ex Siemens-Nokia di Cassina de' Pecchi, ai migranti supersfruttati e schiavizzati, senza dimenticare i metallurgici di Taranto e i sardi dell'Ilva, dell'Alcoa e i minatori della Carbosulcis attualmente alla testa della lotta di classe in Italia.
Urgo ha sottolineato l'importanza che il discorso di Sala ha nell'arricchire e aggiornare la linea politica, strategica e tattica del Partito: "studiandolo ci prepariamo adeguatamente nel nostro inderogabile compito di appellarci a tutti gli elementi più coscienti e avanzati della classe operaia, oltre che delle masse popolari e giovanili, affinché prendano posto nel PMLI e si uniscano contro il capitalismo, per il socialismo!".
Nella sua relazione Urgo ha inoltre citato alcuni passaggi del discorso di Sala e sintetizzato alcuni concetti della sua illuminante analisi dei danni provocati dai revisionisti e dai partiti riformisti e trotzkisti sulla classe operaia, sull'unicità del PMLI quale Partito rivoluzionario in Italia e la necessità del suo incontro con la classe operaia, sui segnali che annunciano che i tempi stanno cambiando e che "il lungo inverno politico" sta finendo, sulla forte denuncia del governo antioperaio e stangatore del tecnocrate liberista borghese Monti e sul crollo della fiducia delle masse nelle istituzioni e nei partiti della destra e della "sinistra" borghese, sulla ripresa delle lotte sindacali con l'annuncio dell'arrivo di un altro "autunno caldo", a cui i marxisti-leninisti non si faranno certo trovare impreparati.
Prima di concludere il Segretario regionale del Partito ha invitato i militanti, simpatizzanti e amici lombardi del PMLI a firmare i moduli per la richiesta dei due referendum per il ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per l'abrogazione dell'art. 8 della Finanziaria del 2011, oltre che a partecipare numerosi alla delegazione nazionale del Partito che manifesterà al No Monti Day del prossimo sabato 27 ottobre a Roma. Urgo ha infine ringraziato per il suo discorso il compagno Sala definendolo degno allievo del nostro maestro Scuderi a sua volta ringraziato per il suo immenso contributo nell'aiutarci a comprendere con più immediatezza e fino in fondo il valore di Mao oggi, ribadendo perciò che egli è, come giustamente Sala ha riaffermato, il "migliore allievo di Mao, sicuramente in Italia, ma non solo, per quel che ci risulta".
Si è quindi aperto il dibattito con l'intervento della compagna lavoratrice Cristina che ha insistito sulla necessità di vitale importanza di portare tra le file del Partito ancor più operaie ed operai avanzati, i soli che possono permettere una più rapida presa di coscienza del proletariato di essere una classe in sé e per sé, e che solo tramite la loro organizzazione politica nel PMLI, con l'appoggio decisivo delle masse giovanili e studentesche, si potrà sviluppare la lotta di classe fino all'abbattimento del capitalismo. "Non dobbiamo stare ad aspettare che siano gli operai a venire da noi ma siamo noi che dobbiamo andare tra loro laddove sono più in lotta e combattivi interessandoci innanzitutto dei loro problemi immediati e tattici per poi portarli su quelli a lungo termine e strategici".
Il compagno operaio Andrea Ro. ha sottolineato l'importanza di studiare la linea politica e ideologica del Partito non in modo dogmatico bensì in modo concreto affinché la teoria funga realmente come guida per l'azione aiutandoci ad analizzare in modo corretto la situazione reale così da saper sempre cosa concretamente proporre alle masse in lotta. "Far capire alla classe operaia che nel capitalismo non si emanciperà mai - ha ribadito con forza Andrea - e che si libererà dalle catene dello sfruttamento solo quando rigetterà il liberalismo, il capitalismo e i partiti riformisti per abbracciare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, il socialismo e il PMLI!".
Il compagno lavoratore Stefano ha toccato quindi l'argomento su cosa sia la classe operaia senza la sua coscienza di classe, su come grazie ai revisionisti l'ideologia borghese possa corrompere singoli operai tramite l'individualismo che corrode la solidarietà di classe e spinge una minoranza di operai all'opportunismo politico e sindacale di destra di chi, piuttosto che lottare per l'emancipazione del proletariato, preferisce emancipare se stesso dal proletariato. Questi fenomeni, che si verificavano nel recente passato a cominciare dal "riflusso" degli anni '80, si stanno oggi riducendo, senza però scomparire, a seguito della crisi capitalistica che ha coalizzato maggiormente la solidarietà tra gli operai col conseguente sviluppo della lotta di classe.
Il compagno studente Mattia nel suo intervento ha affermato che "il discorso del compagno Sala rappresenta una brillante e stimolante analisi che smaschera le falsità e le menzogne della borghesia e dei revisionisti, squarcia le tenebre dell'ignoranza e dilania la presunzione dei teorici borghesi che asseriscono che il capitalismo sarebbe un sistema economico-politico-sociale migliore del socialismo. Tutto ciò è assolutamente falso, come falso è tutto ciò che ci infarcisce fin da piccoli la borghesia dato che la storia documentata dai fatti ha sempre dimostrato che non c'è stato nessun sistema politico, economico e sociale in cui non vi fossero discriminazioni sociali, di sesso, culturali e razziali e dove non vi fosse più lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dove ogni onesto lavoratore veniva trattato come persona e non come schiavo, se non il socialismo".
Forte intervento quello del compagno operaio Alessandro di Viggiù che ha innanzitutto precisato come il discorso di Sala "coniuga in perfetto stile marxista-leninista gli insegnamenti di Mao, con quella che è la lotta politica del Partito, per il suo radicamento tra la classe operaia, la lotta contro la borghesia e il capitalismo e la lotta contro il revisionismo moderno" aggiungendo come lo studio di quest'opera serve per tenerci saldi sui principi proletari rivoluzionari del marxismo-leninismo-pensiero di Mao al fine di prevenire le gravi controversie sorte alla 1ª Riunione plenaria del 5° Ufficio politico del PMLI che sono un esempio lampante di cosa comporta la mancanza di studio della linea politica e ideologica del Partito fino ai suoi vertici più alti.
Alessandro ha quindi rilanciato la questione del radicamento del Partito tra gli operai portando "attenzione alle loro lotte, ai loro bisogni, essendo il più presenti possibili in maniera fisica e militante davanti alle fabbriche" andando "là, nelle grandi industrie, partendo da quelle dei nostri territori di competenza e tenendo conto delle nostre forze, per diffondere la voce del Partito tra gli operai più combattivi", prendendo esempio "dai primi pionieri del PMLI, tra cui voglio ricordare in modo particolare la compagna Nerina 'Lucia' Paoletti, che per far conoscere il Partito e la sua linea politica rivoluzionaria facevano dei lunghi viaggi in una macchina stipata, da Firenze fino alle grandi fabbriche del Nord Italia".
L'iniziativa si è conclusa come prestabilito dopo 3 ore con la soddisfazione di tutti i partecipanti in un clima fraterno e di coesione politica e ideologica nel condiviso spirito proletario rivoluzionario di chi lotta al solo scopo di dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso radicato più a fondo nella classe operaia affinché sia in grado di guidarla assieme a tutti gli sfruttati ed oppressi, di tappa in tappa, verso la conquista dell'Italia unita, rossa e socialista!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

26 settembre 2012