Agnelli lo nominò nel consiglio di amministrazione nel 1988
Il liberista Monti autorizzò finanziamenti per 500 miliardi di lire alla Fiat

Le amicizie del nuovo premier della dittatura della grande finanza e dell'UE, il tecnocrate borghese Monti, vengono da lontano e si cingono di numerose e importanti amicizie che ne segneranno la carriera "luminosa" nei grandi palcoscenici della borghesia nazionale e internazionale. Difatti, nel suo "curriculum" non poteva mancare il contatto con la famiglia capitalista per eccellenza, gli sfruttatori doc Agnelli. Il defunto capo, Giovanni, adocchiò Monti quando era nel 1988 docente dell'Università delle teste d'uovo borghesi "Bocconi", nominandolo nel consiglio d'amministrazione della Fiat ad appena 45 anni. Una nomina che frutterà all'attuale successore del nuovo Mussolini Berlusconi il rettorato della "Bocconi" stessa e successivamente l'entrata nel consiglio di amministrazione della Comit e delle Generali. Da tutti questi cda si dimetterò, guarda caso, in concomitanza con lo scoppio di Tangentopoli.
Su mandato del governo del rinnegato e neoliberale Massimo D'Alema, Monti raggiunse l'incarico di commissario europeo alla Concorrenza tra il 1999 e il 2004 (nei cinque anni precedenti era stato commissario al Mercato interno su mandato del primo governo di Silvio Berlusconi). In quel ruolo firmò la concessione di aiuti di Stato alle imprese dell'amico Agnelli e la Fiat, proprio in quegli anni, incassò sussidi come non mai. Tra il 1999 e il 2002 il liberista e avvoltoio si trovò a valutare ben otto richieste di aiuti pubblici provenienti dal Lingotto e alla fine cinque vennero accolte e tre bocciate. Quelle accolte furono a vantaggio di Pomigliano d'Arco (39,6 miliardi di lire concessi nel 1999), Termoli (54 miliardi nel 1999), Mirafiori Carrozzeria (69 miliardi concessi nel 2000), Melfi (78 miliardi concessi nel 2001) e per l'Iveco di Foggia (121,6 milioni di euro concessi nel 2002). In totale, l'ex consigliere d'amministrazione della Fiat concesse qualcosa come 500 miliardi di lire dell'epoca alla sua ex azienda.

30 novembre 2011