Iniziativa congiunta delle Organizzazioni di Rufina e di Vicchio del PMLI
Riunione di studio sulla Resistenza di ieri e l'antifascismo di oggi in Mugello e Valdisieve
Stabilito il calendario delle attività da svolgere per tenere alta la bandiera dell'antifascismo

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Martedì 15 febbraio si è svolta la riunione di studio congiunta delle Organizzazioni di Rufina e di Vicchio del PMLI sulla Resistenza in Mugello e Valdisieve.
La relazione introduttiva l'ha tenuta il compagno Enrico Chiavacci, attivo nella sezione ANPI di Rufina, che ha sottolineato tra l'altro la necessità di attualizzare gli ideali della Resistenza nella lotta per un nuovo 25 Aprile per abbattere il governo neofascista Berlusconi. Punto al quale si sono rifatti tutti gli interventi degli altri compagni. Chiavacci ha rilevato il ruolo di avanguardia svolto dal nostro Partito nel denunciare l'attuale regime neofascista.
Da sottolineare il contributo alla discussione dei simpatizzanti.
La compagna Moira, anche lei attiva nella sezione ANPI di Rufina, che vede nel proprio direttivo l'entrata di donne e giovani, ha riportato la sua esperienza, con le difficoltà di mantenere vivo attualizzandolo l'antifascismo, mentre il compagno Andrea ha portato un prezioso contributo sull'argomento di studio pubblicato a parte.
Sottolineata la forte componente di rivalsa sociale e politica che ha avuto la Resistenza in Mugello e Valdisieve, magari più forte che da altre parti e che rappresenta un ulteriore incoraggiamento per noi marxisti-leninisti nella nostra attività.
Tanti sono stati gli insegnamenti che possiamo trarre da questa gloriosa pagina che servono all'oggi, primo fra tutti la necessità del Partito autenticamente marxista-leninista.
Infatti, molti partigiani negli anni successivi alla vittoriosa Resistenza presero le distanze dal PCI perché capirono che non avrebbe dato un seguito di lotta per il socialismo alla Liberazione dal nazifascismo. Gli stessi partigiani durante la Resistenza, benché avessero nelle varie formazioni un commissario politico del PCI, da un punto di vista ideologico e politico in definitiva non ricevettero una formazione adeguata.
Confrontando la combattività delle masse nel periodo resistenziale con quella attuale, emerge l'enorme danno provocato alla loro coscienza politica dai revisionisti del PCI col processo di decomunistizzazione e deideologizzazione delle masse stesse. Però l'assalto in massa al parlamento nero del 14 dicembre scorso è un segnale che la china in questo senso può essere risalita, con il contributo essenziale del PMLI in prima fila.
Su proposta del compagno relatore sono state messe in calendario le varie attività nella zona per tenere alta la bandiera antifascista, tra cui una diffusione ad hoc in occasione del 25 Aprile, la partecipazione alle varie iniziative per questa data e al raduno partigiano del Monte Giovi di luglio, ecc. Il clima tra i compagni militanti e simpatizzanti è stato di estrema collaborazione, come testimonia anche il fatto che una compagna simpatizzante si è generosamente offerta di dattiloscrivere il contributo del compagno Andrea. La prossima riunione congiunta sarà svolta su una delle 5 opere fondamentali marxiste-leniniste, Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo di Mao.
Questa riunione è stata un impulso all'attività nel settore antifascista delle due Organizzazioni, sempre nel quadro della priorità che il Partito assegna al lavoro tra gli operai e gli studenti, in un territorio dove questi ideali sono ben radicati tra la popolazione. Il tutto con l'obbiettivo primario di dare al Partito del proletariato un corpo da Gigante Rosso, perché senza un forte PMLI, come in definitiva si deduce dall'esperienza resistenziale, non ci sono prospettive concrete per un futuro radioso.

9 marzo 2011