No al confino degli studenti

Il PMLI trasmette la propria solidarietà militante ai sei studenti dell'Università di Padova ai quali la polizia il 25 maggio ha notificato misure cautelari consistenti in obbligo di dimora e obbligo di firma, per via della partecipazione alle scorse mobilitazioni studentesche.
Questo, che ricorda molto da vicino il confino di mussoliniana memoria, si aggiunge agli altri atti repressivi che in questo mese hanno colpito anche gli studenti di Firenze (22 ordinanze di custodia cautelare fra cui 5 arresti domiciliari) e Roma (diffida a partecipare a manifestazioni), verso i quali i marxisti-leninisti italiani sono altrettanto solidali. Si tratta di una repressione del movimento in difesa dell'istruzione pubblica che questo governo vorrebbe imbavagliare e cancellare una volta per tutte. Il tutto nel silenzio assoluto, o quasi, dei mass media borghesi.
Tutto ciò conferma quanto il PMLI va dicendo da tempo, cioè che siamo in regime neofascista e che Berlusconi è il nuovo Mussolini. Specialmente ora che si fa sempre più sfacciato e violento nella repressione del dissenso, urge che tutte le forze democratiche e antifasciste, senza fare alcun affidamento sulle istituzioni borghesi (siano esse il nuovo Vittorio Emanuele III, Napolitano, o quelle uscite dalle urne), diano vita ad un grande fronte unito per realizzare un nuovo 25 Aprile per abbattere il nuovo Mussolini.

Federico Picerni
Responsabile per il lavoro giovanile del Comitato centrale del Partito marxista-leninista italiano

27 maggio 2011