Presa di posizione congiunta del PMLI.Toscana e del Comitato provinciale di Firenze del Partito
No al revisionismo storico e anticomunista del comune di Firenze e della regione toscana sulla Russia di Lenin e Stalin
Redazione di Firenze
Riportiamo il testo della presa di posizione congiunta PMLI.Toscana-Comitato provinciale di Firenze del Partito del 21 novembre 2007 che condanna con forza il convegno anticomunista "ll terrore in Unione sovietica fra il 1917 e il 1953", organizzato dal Comune di Firenze.
La posizione del PMLI è stata diffusa sotto forma di volantino sabato 24 novembre davanti a Palazzo Vecchio ai rari convegnisti (forse nemmeno trenta). L'iniziativa è infatti caduta nel vuoto suscitando la stizza degli anticomunisti come il consigliere comunale Enrico Bosi di Forza Italia, che in un lungo comunicato lamenta la scarsa propaganda e partecipazione e, a coronamento di tutti i problemi, osserva che "fuori c'erano anche i marxisti-leninisti a diffondere".
Questo vergognoso convegno, che politicamente pesa sulle giunte regionale del governatore Claudio Martini e comunale del neopodestà Leonardo Domenici, è stato una rimasticatura evidente delle più trite fandonie anticomuniste tanto da raccogliere anche le critiche di esponenti del PdCI (Massimo Marconcini) e del PRC (Alessandro Leoni, Mauro Lenzi e Aldo Manetti). Quest'ultimi però non hanno perso l'occasione per attaccare Stalin.
Da registrare la vergognosa disinformazione dei media che hanno completamente ignorato la presa di posizione e il volantinaggio del PMLI.

È proprio il caso di dire che nella riscrittura della storia e nell'attacco al comunismo, dove non arriva la destra, arriva la "sinistra" del regime borghese.
Ci riferiamo all'ignominioso convegno anticomunista voluto e organizzato dal Comune di Firenze nella persona del neo assessore alla cultura Giovanni Gozzini sostenuto anche dalla regione Toscana nella persona di Ugo Caffaz (PD), direttore delle attività culturali. Il tema, "Il terrore in Unione sovietica fra il 1917 e il 1953", ossia come infangare la vittoriosa e storica Rivoluzione d'Ottobre guidata da Lenin e da Stalin.
Si parte dai Gulag per attaccare totalmente la lotta per il socialismo che ancora fa tremare le classi borghesi di tutto il mondo, i suoi fautori e quindi il PMLI, l'unico partito in Italia che si batte contro il capitalismo e per la dittatura del proletariato.
Nei Gualg, risposta socialista al problema delle carceri, venivano inviate persone arrestate e condannate dai tribunali a lavorare magari per la prima volta nella loro vita; nemici del comunismo e della patria sovietica quali speculatori, incettatori, sabotatori dell'economia, oziosi, kulaki (contadini ricchi antisovietici), trotzkisti, parassiti borghesi privilegiati, ma anche terroristi, disertori, seguaci del vecchio regime zarista, collaborazionisti delle armate bianche durante la guerra civile e degli invasori nazisti nella seconda guerra mondiale, agenti della borghesia e dell'imperialismo occidentale infiltrati nel partito e nello Stato, fino ai delinquenti comuni. Chi lavorava di lena aveva uno sconto di pena.
La borghesia e i suoi lacché parlano di malattie, morti per fame, bieco schiavismo, negazione dei più elementari diritti. Che infami! Tutt'oggi giudicano e definiscono come il regno della democrazia gli Usa, dove impera la pena di morte fascista, dove i penitenziari come Alcatraz hanno fatto la peggiore storia detentiva, mentre a Guantanamo i prigionieri islamici vengono trattati come bestie, torturati e annientati psicologicamente. L'inferno di queste carceri davvero non ha nulla a che vedere con i campi di rieducazione dell'epoca di Lenin e Stalin. Certo che c'erano le malattie e il cibo era scarso dopo il 1917 o durante la seconda guerra mondiale ma questa era la difficile e inevitabile situazione di tutto il Paese, di tutto il popolo sovietico.
Per vomitare veleno e falsità sul comunismo, sui grandi maestri del proletariato internazionale Lenin e Stalin, sulla grande esperienza storica della dittatura del proletariato e sull'edificazione del primo Stato socialista nel mondo, è stato scelto non a caso il 90° Anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, festeggiato con spirito rivoluzionario tra il proletariato e le masse popolari dal nostro Partito anche a Firenze.
Per riscrivere la storia, con bugie e falsità, il comune di Firenze e la regione Toscana, si sono affidati a "illuminati e storici" che tra le loro biografie annoverano studi e teorie contro Lenin, Stalin e il comunismo, ritirando fuori la questione dei Gulag sovietici equiparati ai campi di concentramento nazisti.
Non ci meraviglia che nessuno dei partiti borghesi locali della cosiddetta "sinistra radicale" abbia denunciato quest'iniziativa, dissociandosi, lasciando invece campo libero ancora una volta alla destra che trova soddisfatto il suo livore anticomunista non solo nella "giornata anticomunista" ma anche in questa iniziativa, spianando di fatto la strada a quanti, come il capogruppo dell'UDC alla Camera Luca Volontè, vogliono mettere il comunismo fuori legge.
Invitiamo tutti coloro che lottano contro il revisionismo storico e tutti i fautori del socialismo ad unirsi a noi marxisti-leninisti per fare ingoiare alle istituzioni borghesi in camicia nera, guidate a livello locale dal neopodestà Domenici (PD) e dal governatore Martini (PD) le loro menzogne e respingere la caccia al comunista.
È grazie a Lenin se il proletariato russo ha potuto liberarsi dallo zarismo, è grazie a Stalin che si è edificato il primo Stato socialista nel mondo e si è potuto sconfiggere il mostro del nazifascismo.
Ci rivolgiamo anche ai giovanissimi e ai giovani affinché non cadano nel revisionismo e nell'anticomunismo e boicottino nelle loro scuole le future iniziative in programma per il "giorno della memoria" che nel 2008 sarà improntato non solo nel ricordare giustamente la Shoah ma nel paragonare il socialismo al nazismo e Hitler a Stalin.
I marxisti-leninisti cercheranno in ogni modo di riportare la verità storica tra il proletariato e le masse popolari e continueranno a tenere alta la bandiera della Rivoluzione d'Ottobre poiché attualmente le contraddizioni di classe e i conflitti di classe esistono ancora ed è più che mai necessario prenderla come esempio e lottare per il socialismo.
La luce della Grande rivoluzione socialista d'Ottobre non si spegnerà mai, prima o poi attirerà il proletariato italiano e gli darà la forza e il coraggio per la grande scalata al cielo.

28 novembre 2007