Alla faccia dell'appena ricevuto premio Nobel sulla pace
Obama di nascosto invia altri 13 mila soldati in Afghanistan

Stando ai comunicati della Casa Bianca, l'aumento della presenza militare americana in Afghanistan per garantire l'occupazione del paese e sorreggere il fantoccio Karzai, recentemente colto con le mani nel sacco dei brogli elettorali per le presidenziali dello scorso agosto e costretto a ricorrere al ballottaggio, sarebbe di 21 mila soldati. Una cifra che non torna con quanto disposto dal presidente Barack Obama che a partire dal marzo scorso ha autorizzato uno spiegamento di altri 34 mila soldati.
La differenza tra le due cifre l'ha spiegata il Washington Post: in Afghanistan sono arrivati altri 13 mila uomini che non fanno parte delle forze combattenti ma sono truppe specializzate di supporto, genieri, polizia militare, uomini dei servizi segreti e personale medico che accompagnano le brigate da combattimento. 13 mila uomini inviati di nascosto.
Il fresco Nobel per la pace Obama è arrivato a schierare per l'occupazione di Iraq e Afghanistan il massimo delle truppe a suo tempo messe in campo dal predecessore Bush: sono quasi 190 mila uomini, con Obama sono circa 40 mila in meno in Iraq e altrettanti in più in Afghanistan.
A breve saranno ancora di più con l'arrivo in Afghanistan di altri 3 mila soldati mentre il promesso ritiro delle truppe dall'Iraq procede lentamente. E non è detto che siano gli ultimi dato che il responsabile delle forze di occuapzione americane in Afghanistan, il generale Stanley McChrystal, ha chiesto al Pentagono altri rinforzi, tra i 20 e i 60 mila uomini.
Grazie alle ultime decisioni dell'amministrazione Bush gli effettivi dell'esercito e dei marines erano aumentati di 70 mila unità ma a Obama non basteranno, tanto che il segretario alla Difesa Robert Gates ha preventivato di aumentare gli effettivi di altri 22.000 uomini.

21 ottobre 2009