Obama riceve Fini

"È la prima volta che un presidente della Camera viene ricevuto da un capo di Stato Usa", ha sottolineato con enfasi il cerimoniale di Montecitorio, una conferma che "l'Italia è percepita come un interlocutore importante" dall'amministrazione Obama. Nel caso l'interlocutore era Gianfranco Fini.
A dire il vero l'incontro del 5 marzo scorso a Washington tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e Fini non è avvenuto alla Casa Bianca o in qualche altra sede ufficiale ma margine della Conferenza annuale dell'American Israel Public Affairs Committee (Aipac), la potente lobby sionista americana.
Fini era in visita ufficiale e a Washington ha avuto una serie di incontri istituzionali fra i quali quello con l'omologo della Camera Usa, John Bohner, con la leader dei democratici al congresso, Nancy Pelosi, e col segretario di Stato per la Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano. Certamente quello ritenuto più importante è stato quello con Obama che ha permesso all'ex fascista Fini di ribadire la sua immagine di rispettabile leader politico, di serio "uomo delle istituzioni", di interlocutore affidabile per l'altra sponda dell'Atlantico. Tutto viene buono per uno degli aspiranti leader della destra italiana. E Obama si è prestato al gioco.

21 marzo 2012