Grande successo della manifestazione "Occupy Londra"
Intimidazioni da parte delle "forze dell'ordine" e persino arresti. La locale Cellula "Stalin" del PMLI intervistata da vari giornalisti e poi provocata dalla polizia in piazza

Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Londra
Nella capitale britannica l'iniziativa l'iniziativa del 15 ottobre denominata "Occupy London" (Occupiamo Londra) è partita dalla centrale Piazza Tahrir, vicino alla cattedrale di Saint Paul. La zona dov'è la Borsa, è stata letteralmente sommersa da oltre 10.000 manifestanti, venuti con costumi, maschere e colori, che volevano far giungere la propria voce ai capitalisti. L'atmosfera era calda, fraterna, c'erano alcune associazioni e movimenti democratici. A rappresentare gli italiani i compagni della Cellula "Stalin" di Londra del PMLI, immancabili come sempre nelle manifestazioni di piazza.
I nostri compagni, con simboli, bandiere e giornale del Partito più il cartellone antiBerlusconi, hanno da subito cominciato a distribuire centinaia di copie del volantino bilingue "Berlusconi è il nuovo Mussolini. Va abbattuto dalla piazza" ("Berlusconi is the 'new Mussolini'. Let's overthrow him!"), ricevendo un ottimo riscontro e aprendo numerosi e interessanti dibattiti, specie con dei giovani. Gli italiani che hanno avvicinato la nostra Cellula sono stati circa un centinaio, molti di loro non conoscevano il Partito. In diversi hanno chiesto notizie del lavoro politico del PMLI in Italia e a Londra, apprezzando la nostra presenza in corteo, unica voce politica italiana, ed esprimendo pareri molto negativi sull'assenza di altri gruppi politici italiani a Londra. Alcuni di loro hanno rilasciato i loro dati per essere ricontattati perché interessati a seguire le iniziative della Cellula.
Il corteo, seguito da numerosi giornalisti e fotografi, si è acceso ulteriormente quando Julian Assange di "Wikileaks" ha cominciato a parlare al microfono a proposito dell'attuale situazione mondiale e del fatto che l'informazione oggi è completamente controllata da un ristretto gruppo che fa gli interessi delle multinazionali.

Il ruolo del PMLI
Anche la Cellula londinese ha catturato l'attenzione di diversi giornalisti, infatti il compagno segretario Chris è stato intervistato per oltre 10 minuti da Reeve, giornalista della "National Public Radio", affiliata alla BBC per quello specifico servizio, con una serie di domande inerenti al nostro Partito, alla nostra linea politica e sulla situazione inglese, italiana e mondiale. Il compagno ha risposto tra l'altro che il problema di fondo è nel sistema capitalistico di cui destra e "sinistra" borghese sono espressione ed ha auspicato che questa non sia una semplice "stagione" di lotte, ma l'inizio di un vero e proprio periodo storico internazionale che possa condurre a forme molte più ampie di critica al capitalismo nonché ad una successiva mobilitazione generale. Il giornalista è rimasto parecchio colpito e ha voluto approfondire l'alternativa che il nostro Partito propone per l'Italia. Reeve si è appuntato tutto e ha ringraziato per la disponibilità e chiarezza del PMLI.
Liu, giovane giornalista cinese del "China Daily", ha intervistato il segretario della Cellula su varie tematiche. Nel corso della lunga intervista la giornalista, vedendo l'effigie di Mao sulla nostra bandiera, ha voluto aprire un dibattito sulla Cina attuale. La giornalista è rimasta molto colpita e ci ha appoggiati pienamente, addirittura ha poi voluto lasciare i suoi dati per essere ricontattata.
Altre agenzie (tra le tante una iraniana e una ucraina) e giornalisti indipendenti hanno intervistato il PMLI.
Inutile dire che il nostro cartellone "L'unica soluzione è sollevare la piazza per abbattere il massacratore sociale" è stato fotografato da centinaia di manifestanti, italiani e non, riscuotendo un successo enorme.
Il corteo era molto vivo e visto il continuo aumento di manifestanti di ora in ora, si è diviso in due arrivando ad occupare la piazza adiacente e persino a creare un altro folto gruppo in marcia nelle adiacenze.

La repressione poliziesca
Come previsto in base alle recenti dichiarazioni del criminale premier reazionario Cameron c'erano diverse centinaia di agenti, sparsi ovunque e soprattutto intorno alle due piazze. Essi hanno creato un cordone di "sicurezza" intorno all'entrata di Paternoster Square, dove si trovano gli edifici tutti in vetro di London Stock Exchange e dove il corteo inizialmente aveva in progetto di andare, bloccando i manifestanti dentro le piazze e mettendoli in condizione di non poter più entrare e uscire, creando così tensione. Ad un certo punto è partito un vero e proprio raid di stampo fascista e repressivo quando a tutti i manifestanti verso l'uscita è stato ordinato di buttare via i cartelloni e le maschere, cominciando il putiferio in una parte della piazza.
Un compagno della nostra Cellula è stato spintonato da un poliziotto, mentre ad un altro è stato strappato il cartellone del PMLI dalle mani e gettato a terra. Quando abbiamo protestato, la polizia ha minacciato di "caricarci" nel blindato. Una compagna ha dovuto frettolosamente nascondere manifesto, bandiere e simboli dentro una borsa per provare a passare "inosservata" attraverso il cordone di poliziotti.
Altri manifestanti sono stati fermati, provocati e intimiditi. Una giovane è stata portata via da uno dei poliziotti, così come un uomo "caricato" nella camionetta della polizia davanti agli occhi dei figli piccoli che piangevano.
Nel tardo pomeriggio una parte dei manifestanti è andata via, mentre moltissimi altri sono rimasti e hanno allestito tende per la notte come segno di protesta. Le autorità avevano minacciato che dopo la prima notte avrebbero sgomberato i manifestanti con le loro tende, ma visto il foltissimo numero di adesioni e la determinazione si sono guardati bene dal farlo. I manifestanti hanno comunque annunciato alle autorità che torneranno nel week-end successivo e che continueranno la lotta di piazza e la mobilitazione generale.
Questa manifestazione è stata una grande lezione per la borghesia britannica e una grande scuola di lotta per le masse popolari che hanno fatto capire molto chiaramente sia a Cameron che ai suoi simili internazionali che il futuro non possono deciderlo i "signori del palazzo".
Il 15 ottobre è stato un grande successo per le masse popolari ma anche per la Cellula "Stalin" di Londra del PMLI, in quanto essa è riuscita in questa speciale occasione a farsi conoscere e a gettare il proprio seme rivoluzionario tra le larghe masse. Il preziosissimo discorso del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, alla Commemorazione di Mao sta già mostrando i suoi effetti sull'operato dei compagni londinesi, in quanto essi prendono tali indicazioni come fondamentale bussola e guida per l'azione.
La Cellula "Stalin" di Londra ha ricevuto la lettera di ringraziamenti della Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del PMLI indirizzata a tutte le istanze del Partito che hanno partecipato alle manifestazioni del 15 ottobre.
Per il 30 novembre è programmato uno sciopero generale in tutto il Regno unito e la nostra Cellula non mancherà di fare la sua parte e di lasciare il suo "fluido rosso" lungo il sentiero delle masse in lotta.

19 ottobre 2011