Comunicato dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI
Padroni, governo e istituzioni borghesi responsabili della morte dei tre operai alla Variante di valico a Barberino

L'Organizzazione di Vicchio del Mugello del Partito marxista-leninista italiano esprime la propria solidarietà ai familiari dei tre operai morti e al quarto rimasto fortunatamente illeso, nell'incidente nel cantiere, in appalto alla ditta Toto, della Variante di valico autostradale, avvenuto nel comune di Barberino del Mugello giovedì 2 ottobre, che è il più grave incidente sul lavoro mai avvenuto in Toscana, che per di più ha colpito lavoratori emigrati dal nostro Meridione in cerca di reddito e di un minimo di prospettiva.
Sarà un caso che l'incidente sia avvenuto in un cantiere dove la proprietà si è rifiutata di fare l'accordo che regoli le relazioni sindacali, la sicurezza e gli orari, dove i turni sono di 12 ore, ed uno dei tre lavorava in una ditta in subappalto? Un cantiere dove si lavora a 40 metri d'altezza su una piattaforma, da dove sono precipitati i tre lavoratori, senza un aggancio secondario di sicurezza. Tutto è avvenuto nel cantiere di un'opera di carattere nazionale tra le più importanti e al centro della massima attenzione a livello istituzionale.
Le responsabilità di queste, come dell'immane numero delle cosiddette morti bianche (non dimentichiamo sempre in provincia di Firenze a Sesto Fiorentino l'altro incidente avvenuto poche ore dopo in un cantiere ferroviario con un morto e un ferito) ricadono sui padroni e la loro sete di profitto per cui tagliano i costi del lavoro diminuendo le misure di sicurezza. Le responsabilità politiche ricadono sul governo neofascista Berlusconi, così come su quelli che l'hanno preceduto, perché risultano inadempienti nelle funzioni legislative di vigilanza e di repressione, fino ai livelli regionale e locale per la loro azione del tutto insufficiente. Questo nonostante la recente approvazione del decreto 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro e la nuova legge regionale sugli appalti.
Tre vite sacrificate sull'altare del profitto, oltretutto per una megaopera funzionale, in definitiva, non agli interessi del popolo ma del grande capitale che incentiva il mezzo privato al posto di quello pubblico su ferro e gomma, creando danni sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamo che questa megaopera è già costata sei vittime.
Anche in questa occasione non manca il solito fiume di parole delle varie cariche istituzionali, alle quali non seguono fatti concreti. Certo in questo caso non c'è bisogno del tempo per smentirli, ci pensano già gli antefatti: come interpretare altrimenti che il giorno prima a Bologna era stato firmato l'accordo per incentivare la sicurezza sul lavoro, tra gli altri, tra Autostrade per l'Italia, provincia, Ausl e imprese. Senza contare poi il teatrino andato in scena poche ore prima all'incontro "Cantieri aperti" a Firenze tra Autostrade per l'Italia, l'assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Conti e Anas, in cui Conti ha esaltato a più non posso il progetto della Variante di valico insieme alle altre opere stradali mentre il direttore operativo di sviluppo rete di autostrade, Tozzi, ha affermato riferendosi ai cantieri: "possiamo dire di non avere infortuni sul lavoro e di operare nella massima sicurezza".
È sacrosanto che i lavoratori si mobilitino per rivendicare dal governo una politica complessiva che modifichi radicalmente la legislazione del lavoro e quella riguardante l'immigrazione, con al centro la lotta al lavoro nero, agli eccessi nei ritmi di lavoro, contro le inosservanze da parte delle aziende delle leggi e dei contratti di lavoro, per combattere il lavoro precario e flessibile. Bene fanno le organizzazioni sindacali ad avere proclamato a Firenze per martedì 7 ottobre lo sciopero dell'intera giornata degli edili e un'ora di sciopero generale delle altre categorie.
Questa battaglia va portata nelle piazze, senza peritarsi di chiedere ai vertici sindacali la proclamazione dello sciopero generale nazionale di 8 ore con manifestazione a Roma perché il tema della sicurezza sul lavoro riceva l'importanza che merita.

Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI

4 ottobre 2008