Palermo
Gli studenti contestano duramente il ministro Profumo
"Esponente del governo tecnico Napolitano-Monti, espressione degli interessi delle banche e delle imprese"

Dal corrispondente della Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo
Dura contestazione degli studenti medi e universitari palermitani al ministro dell'istruzione Francesco Profumo. Un coro di fischi e il lancio di uova sull'auto blu gli ha dato il "benvenuto" sabato 25 febbraio, all'arrivo alla Facoltà di Ingegneria di Palermo per un incontro con il rettore dell'ateneo palermitano Roberto Lagalla e le istituzioni accademiche. Il ministro Profumo è riuscito ad entrare in Facoltà protetto dalla polizia.
"Profumo d'Austerity. No al Governo dei sacrifici" hanno scritto gli studenti su uno striscione esposto davanti ad Ingegneria.
Gli studenti hanno le idee chiarissime sul ruolo di Profumo: "Contestiamo il ministro perché si è posto in continuità con il governo precedente, perché ha proposto e riproporrà l'abolizione del valore legale del titolo di studio" e non risparmiano la critica politica neanche al "governo tecnico Napolitano-Monti, espressione degli interessi delle banche e delle imprese".
Dopo un corteo spontaneo all'interno della cittadella universitaria gli studenti hanno continuato la contestazione occupando la sede dell'Ersu ( Ente per il diritto allo studio universitario) contro i tagli ai servizi (posti alloggio, mensa, biblioteche) "che da anni stanno colpendo relegandoli fin da studenti ad una condizione di precarietà endemica".
Si tratta dell'ennesima dura contestazione al titolare del dicastero di viale Trastevere e pupillo della Gelmini in giro per l'Italia, dopo Torino, Roma e Padova.

29 febbraio 2012