A Cagliari spot elettorale di Ratzinger per la destra
Il papa benedice il neoduce e invoca una "nuova generazione" di politici cattolici

Riferendosi al papa nero Ratzinger c'è già chi lo ha ribattezzato "il pastore di Arcore". L'ultima dimostrazione del perfetto gioco di sponda tra il neoduce e Benedetto XVI la si è avuta il 7 settembre scorso, con quella che doveva essere una visita pastorale nel capoluogo sardo in occasione del centenario della proclamazione della madonna di Bonaria come "patrona massima della Sardegna" e che invece si è trasformata in un vero e proprio spot elettorale smaccatamente in favore della destra e del neoduce in persona.
E siccome è noto che in Vaticano nulla è lasciato al caso è da desumere che ogni parola e gesto fatto da Ratzinger rientrava in un preciso canovaccio precedentemente studiato.
A partire dal fatto che Ratzinger ha viaggiato con un aereo dell'Aeronautica militare a bordo del quale ha viaggiato anche il braccio destro del neoduce, il fedelissimo Gianni Letta, in qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che poi gli è restato accanto per l'intera giornata. E che dire di Berlusconi che, fatto mai azzardato dai suoi predecessori, è volato via da Roma per farsi trovare ad accogliere il papa sulla pista dell'aeroporto di Cagliari rubando la scena "ai padroni di casa", cioè alle autorità istituzionali locali, e nello specifico al presidente della Regione Renato Soru e al sindaco di Cagliari Emilio Floris. L'interessata e plateale sua presenza è stata così giustificata dal neoduce: "è un'occasione importante, sono qui per rendere omaggio a Benedetto XVI. Non volevamo mancare". Appena autoproclamatosi "sardo" ad honorem, ha voluto far sapere che prega "sempre la vergine Bonaria" e ne ha già ordinato una copia per la sua cappella privata ad Arcore.
La verità è che la visita del papa a Cagliari era per Berlusconi un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, per proporsi come sponda sicura del Vaticano e dei suoi diktat, per spalancare le porte alle sue pesanti ingerenze e interferenze nella politica italiana, in particolar modo su etica e i cosiddetti valori non negoziabili. L'occasione per aprire in grande stile la campagna elettorale di primavera del "centro-destra" per conquistare la Sardegna, ora governata dal "centro-sinistra" di Soru. Non a caso sul sagrato del santuario di nostra signora di Bonaria, Berlusconi ha fatto schierare al suo fianco tutti i suoi papabili "cavalli", dall'ex ministro degli Interni Pisanu, al sindaco di Cagliari, Floris, quindi l'ex governatore del "centro-destra" Mauro Pili e l'attuale sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. Tutti ancora sulla corda e tutti in attesa della "benedizione", non quella del papa, ma del loro duce.
Al resto ci ha pensato Ratzinger, che con un fuori programma, ha ringraziato personalmente Berlusconi per la sua presenza a Cagliari e Gianni Letta, ignorando del tutto Soru che gli era seduto a fianco. Una "dimenticanza" quella di Ratzinger che appare invece come un preciso messaggio politico che ha mandato in brodo di giuggiole il neoduce che, dopo il previsto scambio di saluti e di doni in sacrestia, ha avuto un breve incontro una decina di minuti con Ratzinger.
Non è dato sapere il contenuto del colloquio. Fatto sta che il neoduce ha risposto "presente" a quella che Isabella Bertolini, componente del direttivo del Pdl alla Camera, ha definito "chiamata alle armi del Pontefice" - riferendosi all'omelia in cui Ratzinger ha auspicato una scesa in campo di "una nuova generazione politica" di "laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibili" e "capaci di coltivare le virtù della fedeltà, della dignità, della riservatezza, della sobrietà e del senso del dovere", "capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell'economia, della politica", "contro il consumismo e gli idoli del guadagno e del successo... in difesa della famiglia, oggi minacciata da troppi divorzi". "Sono pronto - ha assicurato Berlusconi lo stesso giorno da Cagliari - a mettere in lista per le regioni e al governo le nuove leve di credenti che ci verranno indicati... Ringrazio il santo padre per l'incoraggiamento alla nostra azione di governo".

24 settembre 2008