Testimonianza di un ex partigiano simpatizzante del PMLI e abbonato a "Il Bolscevico"
I giovani devono sapere e fare come i Maestri
Il PMLI e "Il Bolscevico" sono l'avvenire della rossa primavera

di Franco Iozzelli - Lerici (La Spezia)

Sono un ex partigiano combattente che, liberata Firenze, non esitò, come il PCI consigliava, a continuare la guerra coi reparti alleati, fino alla completa liberazione dell'Italia. Per necessità sono vissuto per tre anni nella Jugoslavia di Tito. Dalla quale rimpatriai. approvando la condanna di Stalin al titoismo.
Essere comunista non è mai stato facile. Sono un convinto stalinista e maoista, mi ritengo marxista-leninista e ci tengo a precisare, come Stalin ci ha insegnato, che il marxismo-leninismo non è un dogma.
Una buona conoscenza del leninismo ci permette di comprendere il grande potenziale rivoluzionario della nostra epoca.
La Jugoslavia di Tito, l'Albania e tanti altri popoli, sono stati facilmente "divorati" perché isolati e divisi dai predoni imperialisti.
Lenin e Stalin unirono i popoli sovietici colla rivoluzione, e uniti vinsero i nazifascisti, salvando la paria comune e l'intera umanità.
Mao ha unito il Tibet alla Cina. Formosa ritornerà alla Cina, questo è stato netto.
Se i popoli della Russia o della Cina vogliono liberarsi dai borghesi o falsi comunisti, mai devono accettare di dividere ciò che la guerra e la rivoluzione ha unito. Mao e Stalin non lo permetterebbero. Essi perfino con Hitler e Chiang Kai-shek trattarono la tregua, garantendo anche per poco la pace che permise la vittoria.
Questa la storia che non si può smentire, che i giovani devono sapere. I sacrifici dei compagni non sono stati vani, è per i nostri martiri ed eroi che oggi non siamo soli ad alzare la bandiera dell'antimperialismo.
Molte sono le "strade" per costruire il socialismo. La tattica non è la strategia, le foglie si rinnovano ad ogni stagione, ma l'albero rimane sempre quello. Non credo che in Cina e in tutti gli altri paesi che hanno vinto l'aggressione dei feroci imperialisti e fatto la rivoluzione, non credo proprio che tutti i comunisti siano diventati dei vili traditori revisionisti.
Guai a fare di Lenin, Stalin, Mao dei miseri feticci. Il presidente Mao, senza timore di sminuire Stalin, disse che Stalin creò un Malenkov, ma non andava bene. Egli prima della sua morte era fallito. I nostri Maestri hanno combattuto e vinto insieme a milioni di uomini semplici che senza esitare hanno affrontato la morte per la vittoria. A loro grandi onori, ma non l'abbietta servile idolatria.
Infatti si dovrà spiegare come Krusciov, l'astuto revisionista e traditore, alla morte di Stalin approfittò del debole Malenkov per ingannare il popolo sovietico, fedele al comunismo, colla promessa di un comunismo migliore che Stalin non avrebbe mai attuato. In piena guerra fredda Krusciov disarmava la Russia. I revisionisti sono dei camaleonti che inesorabilmente divorano la loro preda. Al potere essi agognano disposti a servire coll'inganno ogni padrone. Quando Stalin era vivo Krusciov ne era il più fedele adulatore. Bisogna dare fiducia ai popoli, ai nostri combattenti. Le menzogne non ci devono ingannare. Chi accetta la disfatta è un traditore, i comunisti dalla sconfitta preparano la vittoria.
La rivoluzione non si può fermare, come la vita sempre si rinnova. Lenin disse che l'imperialismo è la fase finale del capitalismo. Oggi la grande crisi è esplosa. Il mondo non sarà più quello di prima. Due mondi si scontrano: l'Occidente avanzato e l'Oriente "arretrato". Lenin già sapeva. Miliardi di uomini, oppressi e disprezzati, il nemico comune, hanno affrontato. Sta a noi comunisti scoprire la contraddizione, quella principale, come Mao insegnava, qual è il problema?
Il capitalismo è nato in Occidente e con l'imperialismo ha appestato il mondo e là com'è nato, là deve morire.
L'Occidente è l'ultimo bastione (fortezza). I vari ceti o classi subalterne che tutti i giorni "si alzano" per andare a lavorare sono i nostri probabili alleati. Sta a noi saperli indirizzare. Il parlamentarismo è malato e moribondo. I Soviet presto sorgeranno, nei vari sindacati alla lotta marceranno, l'egemonia deve essere del Partito, la guida sta al marxismo-leninismo.
A voi cari compagni comunisti e a tutta la Redazione de "Il Bolscevico" auguro ogni bene e non c'è dubbio: voi siete l'avvenire della rossa primavera.
Coi nostri Maestri vinceremo ogni menzogna.

1 febbraio 2012