I partiti del capitalismo hanno ricevuto 40 milioni dai padroni e dai ricchi
710 mila euro di Borletti (Buitoni) a Lista civica, 100 mila di Bertelli (Prada) al PD

Che i partiti politici borghesi vengano ampiamente foraggiati dalla borghesia perché difendono il capitalismo e le sue istituzioni non è certo una sorpresa per noi marxisti leninisti che abbiamo fatto dell'astensionismo una scelta tattica fondamentale, e tuttavia è interessante vedere quale vorticoso giro di soldi - quaranta milioni di euro - è scandalosamente coinvolto in queste operazioni di finanziamento anche in un momento storico nel quale le masse popolari devono fare i conti con gli scarsissimi soldi che si ritrovano in tasca per sopravvivere: comunque i dati sono chiari, e provengono da un documento di 87 pagine pubblicato dalla Camera che contiene l'elenco di tutti i contributi ufficiali - provenienti da persone fisiche o giuridiche - dati ai partiti nell'arco di tempo compreso tra il 1° novembre 2012 ed il 28 aprile 2013.
La montiana Scelta Civica, movimento spuntato dal nulla un mese prima delle elezioni dello scorso febbraio, ha raccolto in pochi giorni oltre 2 milioni di euro un terzo dei quali (precisamente 710.000 euro) donati dall'imprenditrice Ilaria Borletti dell'Acqua, moglie dell'industriale Franco Buitoni, che così ha comperato la sua candidatura alla Camera dove è stata eletta, ma ha fatto sentire il suo peso economico anche sulla designazione che lo stesso Monti ha avanzato al nuovo presidente del Consiglio Letta che l'ha nominata sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali; comunque anche altri industriali hanno profumatamente tutelato i loro interessi capitalistici a Scelta Civica versando il loro contributo, come Alberto Bombassei del gruppo Brembo che ha versato 50.000 euro, come Lorenzo Dellai che ne ha versati 72.000, la famiglia Merloni che ne ha elargiti 150.000.
Anche il PD, che ha raccolto negli ultimi sei mesi 11,1 milioni di euro, ha chiesto a gran voce il foraggiamento dei gruppi capitalistici fissando addirittura la quota base di 18.000 euro: Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, ha donato 100.000 euro, come la stessa cifra l'ha donata l'azienda bolognese Seci, cifre ragguardevoli poi hanno elargito la ditta piacentina Antas (30.000 euro), l'Ingegneria Biomedica Santa Lucia sempre di Piacenza (18.000 euro) e una miriade di aziende minori fino ad arrivare ad oltre 11 milioni di euro, segno inequivocabile che il padronato piange miseria e paga in ritardo i dipendenti quando gli fa comodo, ma poi li trova eccome i soldi per promuovere gli interessi aziendali sollecitando i politici borghesi e - attraverso di essi - leggi favorevoli. Facendo poi nomi e cognomi dei politicanti, si scopre che il senatore del PD Nicola Latorre ha ricevuto donazioni per 225.000 euro soprattutto dalle aziende Isvafim del disinvolto imprenditore Romeo (30.000 euro), da Colonna Prima di Roma (30.000 euro) a da Sorgente Group (50.000 euro) ed anche Bruno Tabacci - che con qualche migliaio di voti ha consentito al PD di ottenere il premio di maggioranza a Montecitorio - si è fatto finanziare anche lui dall'Isvafim (30.000 euro). Del resto, prescindendo dai dati diffusi dalla Camera e relativi ai finanziamenti degli ultimi sei mesi, si sa bene che il dimissionario segretario del PD Bersani non ha mai disdegnato il finanziamento proveniente dai capitalisti dal momento che soltanto l'associazione padronale di categoria della quale fa parte il gruppo Riva, Federacciai, gli ha donato 110 mila euro dal 2004 al 2008, e la stessa Fedracciai ha donato nel 2008 altri 40.000 euro ad Enrico Letta che quattro anni prima ha ricevuto 15.000 euro nel 2004 da Antonio Porsia, ora titolare della Hbg, una delle dieci concessionarie delle slot machine. Passando al finanziamento del PD da parte dei banchieri, l'ex presidente del Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari ha donato negli ultimi dieci anni 673.000 euro al PD senese mentre il vicepresidente della banca, Ernesto Rabizzi ha donato 125mila euro nell'ultimo biennio. 
Sempre dai dati della Camera si sa che il PDL ha ricevuto nell'ultimo semestre un totale di 13 milioni e 900.000 euro di finanziamento mentre la Lega ha rastrellato 4 milioni e 600.000 euro, in massima parte provenienti da gruppi capitalistici e ricconi, mentre le masse popolari sono sottoposte - da quello stesso sistema che consente ai partiti borghesi di rastrellare i soldi dei loro padroni imprenditoriali - a un immiserimento e ad una disperazione senza precedenti.

8 maggio 2013