Sette partiti nepalesi accettano il dialogo con il "PCN maoista" per combattere assieme il re
I sette principali partiti democratici nepalesi hanno annunciato il 23 agosto di essere disponibili a aprire un dialogo con il partito che si autodefinisce "Partito Comunista del Nepal (Maoista)" per formare un fronte unito contro il regime di re Gyanendra. Una risposta positiva alla proposta avanzata nei giorni precedenti dal leader del Pcn, Pushpa Kamal Dahal. Con il golpe dell'1 febbraio scorso il re nepalese Gyanendra ha assunto i pieni poteri per "proteggere la democrazia", una democrazia "imposta" con la legge marziale, l'arresto dell'ex premier e dei leader di molti partiti, le limitazioni alla libertà di stampa. I sette partiti avevano già formato una coalizione per reclamare il ritorno al sistema della monarchia costituzionale mentre il Pcn continuava la lotta armata iniziata nel 1996.
In seguito allo sviluppo dei contatti fra le opposizioni alla monarchia golpista, Pushpa Kamal Dahal ha annunciato il 3 settembre un cessate il fuoco unilaterale della durata di tre mesi. Durante il periodo di tregua il Pcn si è impegnato a non lanciare alcuna offensiva, salvo in caso di autodifesa da attacchi delle truppe governative.

7 settembre 2005