Funzione pubblica e semplificazione
Filippo Patroni Griffi

A dodici giorni dall'insediamento del governo Monti è stato nominato un nuovo ministro, il diciottesimo. È Filippo Patroni Griffi, area PDL, esperto di diritto e processo amministrativo oltreché di organizzazione del lavoro pubblico, che da capo di gabinetto di Renato Brunetta, prende le redini del nuovo dicastero della Funzione pubblica e semplificazione.
Patroni Griffi, 56 anni, laurea in giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli, magistrato, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ha ricoperto a lungo l'incarico di capo dell'Ufficio legislativo del ministero della funzione pubblica con i ministri Sabino Cassese (governo Ciampi), Giovanni Motzo (governo Dini), Franco Bassanini (primo governo Prodi, governo D'Alema II e secondo governo Amato) e Franco Frattini (secondo governo Berlusconi). È stato poi capo di gabinetto della Funzione pubblica con il ministro Renato Brunetta (terzo governo Berlusconi) e capo del Dipartimento affari giuridici e legislativi della presidenza del consiglio nel secondo Governo Prodi. È stato anche Segretario generale dell'Autorità del Garante per la protezione dei dati personali.
Patroni Griffi lascia il posto di commissario della Commissione per la Valutazione, l'Integrità e la Trasparenza (Civit), istituita da Brunetta. Secondo l'ex ministro berlusconiano, Griffi: "è il più bravo che c'è". Tant'è che per salvaguardare la poltrona di Griffi si inventò il "comma 12-decies" secondo cui i dipendenti pubblici (come appunto il neo ministro Griffi, magistrato al Consiglio di Stato) che sono anche membri della Civit non sono più obbligati a lasciare il loro incarico nella pubblica amministrazione. Un incarico tra l'altro anche ben retribuito con 150 mila euro lordi in più ogni anno.

7 dicembre 2011