Giornata contro l'omofobia, la Puglia in prima linea
di Cecilia Pavone* - Lecce

Quando il "cross-kissing" diventa una forma di protesta. È stato festeggiato così, con persone che si baciavano in pubblico bloccando il traffico a Bari, la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Tra le ovazioni e gli applausi dei passanti, un centinaio di persone hanno partecipato al singolare flash-mob che ha invaso simbolicamente il centro del capoluogo pugliese.
È la risposta delle associazioni e dei collettivi baresi che sostengono i diritti di gay, lesbiche, transessuali, bisessuali e femministe alla protervia di Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alla famiglia, che ha recentemente dichiarato il suo disprezzo per i baci degli omosessuali in pubblico.
La battaglia contro l'intolleranza è ancora tutta da vincere. E c'è addirittura chi pensa ancora che l'omosessualità sia una malattia da curare. Come ha affermato Alessandro Taurino, docente di psicologia clinica all'Università di Bari. Taurino è intervenuto al dibattito che si è svolto alle Officine Cantelmo di Lecce, nel corso dell'evento "Liberiamo le differenze", per la celebrazione della Giornata contro l'omofobia. "C'è chi - ha spiegato il professore - anche nell'ambito sanitario, tra medici e psichiatri, sostiene che dall'omosessualità si debba guarire".
Anche Lecce, dunque, ha partecipato attivamente alla battaglia contro l'omofobia. La manifestazione, organizzata dall'associazione di volontariato Agedo, ha riscosso notevole successo ed è da leggere in chiave inedita. L'Agedo è nata principalmente per affrontare il tema dell'omosessualità nell'ottica dei genitori di gay. E naturalmente per promuovere "la cultura dell'accoglienza, della relazione e della valorizzazione delle differenze", come recita il volantino di presentazione dell'associazione. Non a caso una delle iniziative che ha suscitato maggior interesse è stata la proiezione di "Due volte genitori", un docu-film per la regia di Claudio Cipelletti, prodotto da Agedo col finanziamento della Commissione Europea e inserito nel progetto "Daphne II" "Family matters-sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche". Il documentario, frutto di studi sociologici, narra il percorso emotivo dei genitori che vedendo i loro figli fare "outing", si trovano in un ruolo familiare nuovo. Il tema non è tanto l'accettazione dell'omosessualità dei figli quanto la "rinascita" come genitori, che vengono portati per mano alla scoperta di un nuovo universo percettivo.
Critico sull'inerzia che il governo Berlusconi ha dimostrato finora di fronte ai frequenti atti di intolleranza saliti ai dis-onori delle cronache italiane, contro chi ha orientamenti sessuali "diversi" è Luigi Russo, presidente del Centro servizi volontariato Salento. "Se la politica nazionale - ha dichiarato - quella dei leghismi e degli integralismi pseudo-religiosi, cavalca le paure della gente, se intende dare credito e valore agli istinti più ancestrali e più bassi alla conquista del consenso del popolino o di qualche vescovo, non solo è incapace di governare i processi complessi, sociali e culturali e perfino economici, ma rischia di diventare amplificatore di barbarie e violenza".

* Quest'articolo, inviatoci dall'autrice, è apparso in origine e integralmente su www.20centesimi.it

1 giugno 2011