PdCI omaggia Obama
Il servilismo dei revisionisti italiani verso l'imperialismo non ha limiti

Al peana per l'elezione a presidente degli Usa dell'esponente della "sinistra" imperialista Barack Obama si univa senza vergogna la "sinistra" borghese italiana ma all'appello dei primi commenti a caldo mancava la voce dei revisionisti del PdCI. Tranquilli, la mancanza è stata presto colmata. Sul numero del 13 novembre del settimanale la Rinascita della sinistra è stato pubblicato il telegramma di auguri che il presidente del PdCI, Antonino Cuffaro, ha inviato al neopresidente Obama.
Il pezzo si trova incastonato, accanto a una foto di un comizio di Obama, in un articolo a tutta pagina dove si sottolinea che Obama "è l'uomo della provvidenza per il capitale finanziario americano, espressione degli interessi capitalistici" e allo stesso tempo "portatore di un illusorio messaggio di speranza". E si ricorda che tra i finanziatori della sua campagna elettorale ci sono anche tutte le grandi banche e società responsabili del crollo delle borse. Come se nulla fosse il messaggio del presidente del Pdci comincia con "desidero esprimerle, anche a nome delle iscritte e degli iscritti del mio partito, le più vive congratulazioni per il suo straordinario e significativo successo". Poteva bastare, e avanzare. E invece Cuffaro è andato oltre. Da seminatore di illusioni ha continuato con "ci auguriamo che la sua affermazione porti a decisi e positivi cambiamenti nella situazione economica e sociale del suo grande paese e nei rapporti internazionali".
Il titolo che presenta il telegramma di auguri del PdCI è "Per un mondo migliore" e su questa falsariga Cuffaro afferma che "auspichiamo che con la sua azione politica ella possa dare un forte contributo perché il sogno di pace, di benessere, di uguaglianza per tutte le donne e gli uomini del pianeta e per tutti i popoli si realizzi". Un vergognoso esempio di servilismo verso l'imperialismo che non ha limiti.

19 novembre 2008