La piazza è l'unica soluzione per liberarsi di Berlusconi

Dopo le dichiarazioni golpiste, fasciste e piduiste di Berlusconi e il suo appoggio alle relazioni industriali mussoliniane instaurate da Marchionne, cos’altro vogliamo che faccia prima di scendere in piazza per obbligarlo alle dimissioni?
I fatti dimostrano che la via giudiziaria e la via elettorale sono perdenti, e in ogni caso non è possibile aspettare il loro responso, in quanto è urgente risolvere subito la questione per bloccare la macelleria politica, sociale e istituzionale del neoduce.
Per questo chiediamo ancora una volta alla CGIL e ai “sindacati di base” di proclamare congiuntamente uno sciopero generale di 8 ore con una manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi.
Se è vero, come è vero, che siamo in “emergenza democratica”, chiediamo ai partiti che sostengono questa grave denuncia di proclamare anch’essi lo sciopero generale.
La parola d’ordine inevitabile e che si impone in questa situazione politica senza precedenti è: tutti in piazza per le dimissioni di Berlusconi.
Ci auguriamo che qualche mezzo di informazione antifascista faccia conoscere ai propri lettori o spettatori questa proposta del PMLI, rinunciando, almeno per una volta, alla ritrosia anticomunista.
Uniamoci tutti, senza distinzione ideologica, politica, partitica, culturale, sociale e religiosa per abbattere il nuovo Mussolini, Berlusconi, che ha restaurato il fascismo e fatto a pezzi la Costituzione antifascista.

L'Ufficio stampa del PMLI

11 febbraio 2011, ore 10