Il neopodestà M5S di Parma non fa che attuare le sparate antisindacali di Grillo
Pizzarotti come Marchionne cancella i sindacati
Toglie l'integrativo ai dipendenti comunali e riduce i loro stipendi da 40 a 150 euro al mese
Contestato e fischiato dai lavoratori scesi in lotta

Il "modello Parma", fiore all'occhiello del "nuovo" modo di governare del Movimento 5 stelle inaugurato dal neopodestà Federico Pizzarotti con la vittoria alle amministrative del maggio 2012, comincia a mostrare il suo vero volto antipopolare, filopadronale e antisindacale.
Il 14 marzo Pizzarotti è stato duramente contestato da centinaia di dipendenti comunali vigili urbani, sportellisti, maestre e messi comunali che da mesi protestano contro i tagli alle indennità integrative per gli straordinari, il lavoro notturno, i festivi e il fondo di produttività i cui effetti si sono già fatti sentire sulle buste paga decurtate a partire da gennaio 2013 da minimo di 40 a circa 150 euro al mese.
Una decisione presa alla chetichella che Pizzarotti ha cercato di imporre a tutti i costi scavalcando i sindacati ed esautorando di fatto anche le Rsu elette dai lavoratori.
Una disdetta unilaterale e senza precedenti del contratto integrativo da parte del Comune di Parma che qualifica Pizzarotti come il Marchionne dei dipendenti comunali deciso a mettere in pratica le sparate antisindacali del suo capobastone politico Beppe Grillo.
Dopo le contestazioni del comitato di genitori per l'aumento delle rette di nidi e scuole materne e degli "indignados" nel febbraio scorso, ora tocca ai dipendenti del Comune che a partire dalle 17,00 hanno manifestato sotto il Municipio per quasi due ore. Al suo arrivo in piazza, Pizzarotti è stato subissato di fischi assordanti e accolto a suon di "buffone", "vergogna" e "dacci i nostri soldi". Per qualche minuto Pizzarotti ha tentato invano di parlare ma è stato circondato dalla folla ed è stato costretto a rifugiarsi dentro il palazzo. Ma molti manifestanti non demordono e in qualche modo riescono a fare irruzione nella sala del consiglio comunale esponendo striscioni e bandiere contro la giunta e i consiglieri riuniti in seduta. "AAA cercasi volontari, non dipendenti comunali" recita uno dei cartelloni. Su un altro, la scritta: "Siamo orgogliosi di essere dipendenti comunali". Per circa 40 minuti la seduta viene sospesa e nel Municipio risuonano sempre più forti le grida di protesta.
Nonostante l'assedio dei lavoratori il neopodestà a 5 stelle si è rifiutato ancora una volta di parlare coi rappresentanti sindacali dei lavoratori mentre ai giornalisti ha ribadito con impareggiabile faccia di bronzo che vuole mantenere i tagli per far quadrare il bilancio, gravato da 800 milioni di indebitamento lasciato dal precedente sindaco Pietro Vignali (Pdl) facendoli pagare ai lavoratori e alle famiglie operaie esattamente come hanno fatto Monti e Berlusconi.
"Ho cercato il dialogo e non ho nessun problema a confrontarmi, ma se scendo e trovo solo persone che fischiano e offendono, allora forse sono loro a non volere il dialogo - ha detto il neopodestà di Parma - Qui si fa muro contro muro e così non si va da nessuna parte".
Diversa l'opinione dei rappresentanti delle sigle Fp Cgil, Uil Fpl, Fp Cisl e Diccap Sulp Pm, che dicono di avere inviato a loro volta controproposte rimaste inascoltate. "Oggi i lavoratori del Comune non sono più considerati tali - si legge nel comunicato unitario - all'amministrazione piacerebbe una sorta di figura libero professionale che a seconda delle condizioni dovrebbe percepire una retribuzione a cottimo". L'entità del fondo di produttività per il 2013 (che nel 2012 è stato già tagliato di 300mila euro) non è ancora stato comunicato ai sindacati, anche se la scadenza è il 31 marzo. Il sindaco aveva promesso di incrementarlo, ma intanto da gennaio 189 vigili urbani e 85 lavoratori si sono ritrovati stipendi ridotti delle indennità, senza che venissero avvisati.
Mentre la Fp Cgil sottolinea che: "Esautorare i sindacati è un atto autoritario, nel solco della linea ideologica del M5S espressa dagli anatemi dai proclami di Grillo. Stupisce che il sindaco Pizzarotti chieda di interloquire direttamente con i lavoratori senza i sindacalisti, esautorando perfino le Rsu elette dai lavoratori. Un atteggiamento che fa concorrenza al peggior Marchionne".

27 marzo 2013