Primo appuntamento ufficiale per Pisapia: incontro-accordo con Assolombarda
Il neopodestà arancione si inchina ossequioso ai voleri della borghesia milanese e dei capitalisti lombardi

Redazione di Milano
Lunedì 13 giugno il neopodestà di Milano, Giuliano Pisapia, ha partecipato presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ad una riunione plenaria con Assolombarda: 6 mila imprese associate operanti nelle provincie di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Un appuntamento "dovuto" visto e considerato che, dal giorno della sua elezione, anche il neopodestà arancione sarà strumento della classe dominante borghese non solo milanese, ma più in generale lombarda. Pisapia ha detto di considerare Assolombarda come "un interlocutore privilegiato" e di voler mantenere con la borghesia capitalistica lombarda massima continuità di intese e d'azione. Il presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, forte di questa intesa con la nuova squadra comunale, ha ribadito a gran voce: "Lavoreremo insieme con la stessa schiettezza, trasparenza e condivisione con la nuova giunta, così come abbiamo fatto con le altre amministrazioni". Per il padronato c'è solo da esserne contenti! Tanti i capitalisti presenti. Solo per citarne alcuni: Mario Monti, Marco Tronchetti Provera, Fedele Confalonieri e, in rappresentanza del governo del neoduce Berlusconi, Giulio Tremonti, Daniela Santanchè, Stefania Craxi. Due i punti sollevati dal neopodestà "semplificazione burocratica e federalismo fiscale": la prima (chiaramente) è rivolta solo ed esclusivamente ai padroni borghesi, i quali riusciranno ad evitare lungaggini burocratiche e ad accelerare l'acquisizione di appalti pubblici per la costruzione o rifacimento di lavori di pubblico interesse (Expo in testa). Il "federalismo fiscale", invece, sarà un altro regalo ai capitalisti e a chi tra loro (fino a ieri), appoggiava la Lega Nord e la coalizione di centro-destra: in quanto delle finanze che rimarranno sul territorio, anziché andare a Roma, ne privilegeranno la borghesia milanese e lombarda con meno tasse da pagare e più sgravi fiscali. In entrambi i casi alla classe lavoratrice rimarrà soltanto l'aria fritta delle illusioni di progresso sociale sparse a piene mani durante la campagna elettorale. Inoltre si è discusso della futura area Expo, argomento molto sentito dai milanesi. Assolombarda chiede che sia un'importante opportunità per le imprese e Giuliano Pisapia, dal canto suo, ha già assicurato che ritiene Expo "un'opportunità da non perdere". L'assemblea è risultata essere la sede per ribadire la condivisione di Pisapia al progetto promosso da Assolombarda di una "Expo diffusa e sostenibile" con un'ampia rete di eventi intorno alle singole iniziative, che diventi (a detta sua) un volano di sviluppo per la città. Insomma in questa riunione ne sono usciti tutti contenti, borghesi in testa, rassicurati dal fatto che anche il neoeletto "primo cittadino" di Milano, possa aiutarli a continuare ad incrementare i loro profitti. Tutto questo a discapito di quanti riponevano in Pisapia il vero artefice del "vento gentile" che doveva cambiare Milano e di tutti quelli che speravano (votando la "sinistra" borghese) di "fare la rivoluzione"!

15 giugno 2011