Patrocinata dalla Moratti e promossa dal governo israeliano Netanyahu, assassino dei palestinesi
Il neosindaco arancione Pisapia conferma la provocatoria 10 giorni sionista in piazza Duomo
Manifestazioni di protesta e inviti a "boicottare questa operazione di ripulitura della politica israeliana"

Redazione di Milano
Alla vigilia della partenza di Freedom Flotilla 2 - missione umanitaria navale che ha lo scopo di portare aiuti alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza perennemente assediata, affamata, bombardata e martoriata dal criminale esercito israeliano - e al fine di oscurarne l'effetto di solidarietà internazionale col popolo oppresso palestinese, il governo sionista del boia Benjamin Netanyahu ha promosso, in combutta con le istituzioni neofasciste italiane nazionali e locali, la realizzazione a Milano di una kermesse di 10 giorni con lo scopo di rilanciare l'immagine e la reputazione dell'entità statale razzista e terrorista di Israele di fronte all'opinione pubblica italiana ed europea e per mettere in pole position la borghesia imperialista sionista nel promuovere le sue merci lorde di sangue palestinese nel mercato capitalistico mondiale nell'ambito dei preparativi dell'Expo 2015.
L'iniziativa è stata ideata nell'ambito di preventivi accordi presi dal genocida regime di Tel Aviv col governo regionale lombardo del dittatore ciellino Formigoni. Rivolgendosi direttamente al ducetto lombardo l'ambasciatore israeliano Gideon Meir è stato molto esplicito: "Vogliamo promuovere gli scambi culturali e scientifici tra Tel Aviv e Milano anche in vista dell'Expo 2015"; "L'obiettivo - ha aggiunto Yoram Gutgeld, manager sionista della società di consulenza strategica McKinsey & C. - è quello di dare un'immagine di Israele diversa da quella di Stato interessato da una situazione di conflitto. È la prima volta che Israele promuove una rassegna di questo tipo nel mondo". "È un'idea eccellente - gli ha risposto entusiasta Formigoni -. Regione Lombardia è a disposizione per collaborare alla riuscita di questo evento". Dello stesso avviso l'allora neopodestà Letizia Moratti che con apposita delibera del 6 maggio appose alla provocazione sionista il patrocinio del Comune di Milano concedendo per il suo svolgimento, dal 13 al 23 giugno, la più centrale piazza della città: quella del Duomo.
Arrivano quindi le elezioni amministrative, perse dalla Moratti e vinte dall'avvocato della borghesia milanese Giuliano Pisapia che diventa neopodestà di Milano anche catalizzando i voti di chi sperava in lui per un cambiamento dell'amministrazione cittadina in senso solidale ed antirazzista e di chi si aspettava che il nuovo "vento di Pisapia" spazzasse via i massacratori sionisti da piazza Duomo.
La crescente generale insofferenza tra le masse giovanili e popolari milanesi nei confronti della xenofobia di regime, specie di matrice islamofobica, e conseguentemente la repulsione verso il regime dell'apartheid israeliano e la nuova situazione politica derivante dall'elezione di Pisapia hanno destato preoccupazione al ministero degli Interni tanto che Maroni aveva seriamente meditato di trasferire il luogo della kermesse nella meno centrale ma più blindabile, Piazza Castello.
Ma a rassicurare tutti ci ha pensato il neopodestà Pisapia in persona confermando il patrocinio all'evento pro-Israele e mantenendo il suo svolgimento in Piazza Duomo. "Mi si scalda il cuore - ha esultato l'ambasciatore Meir - nel vedere come anche questa amministrazione abbia accolto a braccia aperte questa iniziativa, concordata con la giunta e con il sindaco precedente. Questa è la dimostrazione che la cooperazione con Israele è forte e in continua evoluzione". Pisapia ha ringraziato l'ambasciatore sionista per le sue parole e ha spiegato: "Milano è una città accogliente e ospitale e non può in alcun modo diventare la sede in cui si riproduce uno scontro che da troppo tempo non trova una soluzione positiva e pacifica". Per dare un contentino alla Milano antirazzista (specie a quella parte che gli aveva dato immeritatamente fiducia col voto) promette che proporrà "nei prossimi mesi una iniziativa perché venga conosciuta la realtà attuale della Palestina". Realtà che ora però lascia vergognosamente occultare dai sionisti!
Inaugurata idealmente dall'incontro a Roma del premier boia Netanyahu col neoduce Berlusconi, "Unexpected Israel", ossia "Israele che non ti aspetti", si svolgerà principalmente in un padiglione di circa 900 metri quadrati in Piazza Duomo compresa un'installazione multimediale di 15 totem espositivi alti tra i 2 e i 6 metri che diffonderanno contenuti audio e video sulle meraviglio turistiche (ricavate dai terreni espropriati ai palestinesi); sui progressi in campo medico sanitario (testati sulle cavie umane dei prigionieri palestinesi); sulla vasta esperienza chirurgica nel campo dei trapianti (dovuta al gigantesco traffico di organi asportati dai corpi delle numerose vittime palestinesi assassinate dall'esercito sionista); sulle tecnologie idriche (perfezionate nel depredare scientificamente le ricche falde acquifere palestinesi, del Libano del Sud e del Golan siriano occupato); sui moderni mezzi di "sicurezza" poliziesca e militare (utilizzati nella brutale repressione della resistenza palestinese). La kermesse costerà almeno 2,5 milioni di euro ma, ad oggi, non è ancora chiaro chi paghi.
Il cuore dell'evento sarà il forum economico, che verrà inaugurato dal ministro dello Sviluppo economico, il prono berlusconiano Paolo Romani, e dal collega sionista dell'Industria, Shalom Simhon, e consentirà a centinaia di capitalisti italiani e israeliani di intrattenere lucrosi rapporti d'affari sul supersfruttamento delle risorse naturali e umane palestinesi.
L'occupazione israeliana della piazza centrale di Milano sta incontrando forte resistenza e opposizione. Diverse realtà e associazioni di Milano e del nord-Italia si sono trovate in questi mesi ritenendo necessario uno sforzo collettivo, al di là delle differenze e specificità di ognuno, coordinandosi nel Comitato "No all'occupazione israeliana di Milano" per "invitare a boicottare questa operazione di ripulitura della politica israeliana", per organizzare la contestazione a quella che sarà la più grande manifestazione di promozione di Israele nel mondo, e per far riemergere la storia e la cultura del popolo palestinese, nascoste e cancellate dalla mitologia sionista. A tal scopo sono state messe in calendario numerose iniziative che culmineranno sabato 18 giugno con una manifestazione nazionale per la Palestina proprio a Milano. Nel frattempo nel capoluogo lombardo sono iniziati e ci saranno sit in, volantinaggi, dibattiti, presidi, conferenze su diversi aspetti dell'occupazione e dell'apartheid israeliani contro i palestinesi.
Non curanti del divieto della questura, nel pomeriggio di sabato 11 giugno si è svolta una manifestazione-performance sul Muro e le vittime palestinesi partita da Piazza San Babila e conclusasi in piazza Duomo dove si stavano allestendo le strutture della rassegna israeliana. Un lungo elenco di nomi scanditi in un megafono mentre 200 manifestanti - italiani e di nazionalità arabe - hanno camminato in fila indiana attorno al Duomo tenendo in mano vestiti e foto di bambini. In prima fila, uno striscione: "322 bambini uccisi, Israele che non ti aspetti" per ricordare i bambini di Gaza uccisi tra dicembre 2008 e gennaio 2009 nel genocidio sionista dell'"Operazione piombo fuso".
Il PMLI unisce il suo sdegno e la sua condanna a quella di tutta la Milano antifascista, antisionista e antirazzista - che con orgoglio rivendica il significato storico e politico della Medaglia d'Oro alla Resistenza del capoluogo lombardo - contro i governi nazionale e locali filosionisti del neoduce Berlusconi, del dittatore ciellino Formigoni e del neopodestà arancione Pisapia che hanno permesso questa illegittima occupazione di Piazza Duomo da parte dei fautori del nuovo Terzo Reich del Medioriente!
No agli accordi economici con i sionisti d'Israele!
Palestina libera!
Uno Stato, due popoli!

15 giugno 2011