Primo Maggio 2007 a Portella delle Ginestre
Grande manifestazione nel 60° anniversario della strage fascista e mafiosa. Possibile riapertura dell'inchiesta. Apprezzato dai manifestanti l'omaggio della delegazione regionale del PMLI alle vittime della strage
Dal nostro corrispondente della Sicilia
Il 1° Maggio di quest'anno è ricorso il sessantesimo anniversario dell'efferata strage fascista e mafiosa di Portella delle Ginestre, la prima strage di Stato dal dopoguerra. Tradizionalmente nella provincia di Palermo, ogni anno, sin dall'epoca dei Fasci Socialisti del 1893, il comizio per la Festa dei Lavoratori si tiene in campagna, un paio di chilometri fuori Piana degli Albanesi.
Il 1° Maggio del 1947 diversi gruppi di fuoco spararono per circa 20 minuti, secondo i testimoni oculari, uccidendo 11 braccianti, tra cui alcuni bambini. Una donna morì qualche mese dopo per le ferite riportate, i feriti furono oltre sessanta. L'eccidio per decenni fu attribuito unicamente a un'azione di "brigantaggio" della banda di Salvatore Giuliano, con una versione che non ha mai veramente convinto le masse popolari siciliane.
Da documenti desecretati nel 2006 e analizzati dallo storico siciliano Giuseppe Casarrubea appare evidente che la strage di Portella nasce dall'intreccio di interessi eversivi in funzione anticomunista, tra mafia, feudatari siciliani, fascisti ex-repubblichini, monarchici in lotta per il ritorno dei Savoia, imperialisti americani interessati a un ruolo politico in Italia e filonazisti protetti da Eva Peron. "Gli eccidi siciliani - afferma Casarrubea - sono da ricondurre a un disegno eversivo unico che va dalla strage di Alia (settembre del '46) alle esecuzioni di Li Puma, Rizzotto e Cangelosi, dirigenti sindacali assassinati tra il marzo e l'aprile del '48. È in quei diciotto mesi che è stato messo a punto il prototipo stragista che tanti lutti provocherà nei decenni successivi, da piazza Fontana (1969) alla strage di Bologna (1980)".
Un dossier di 40 pagine che sintetizza la ricerca condotta dallo storico sulla strage di Portella verrà presentato nei prossimi giorni alla Procura di Palermo per ottenere la riapertura del caso giudiziario e arrivare alla condanna dei mandanti: "Molti dei protagonisti di quella stagione nera - continua Casarrubea - godono ancora di ottima salute. Il reato di strage non è soggetto a prescrizione".
Nonostante queste importanti novità e la ricorrenza del sessantesimo della strage i telegiornali nazionali hanno riservato nessuno o pochissimo spazio alla partecipata manifestazione di Portella. Il tg1 l'ha completamente ignorata. Il tg3 le ha dedicato un brevissimo servizio, persino dopo quella sul sindacato fascista UGL!
Sembrerebbe che vi sia una convergenza tra destra e "sinistra" borghese per far silenzio su Portella proprio nel momento in cui i contorni di questa strage si stanno ridisegnando e si potrebbe arrivare a una riapertura dell'inchiesta per individuare i mandanti che, si può facilmente supporre, hanno o hanno avuto importanti ruoli governativi e dirigenziali nelle istituzioni borghesi italiane.
La giornata del 1° Maggio 2007 a Portella è stata insolitamente fredda, ma ciò non ha impedito ad alcune migliaia di manifestanti di recarsi a rendere omaggio alle vittime, nel corso di una manifestazione organizzata, come ogni anno, dalle Camere del Lavoro di Palermo e di Piana. Presenti quest'anno, data l'importanza dell'anniversario, delegazioni di partiti, sindacati e associazioni antifasciste da tutte le parti d'Italia. Tra i manifestanti anche una delegazione dei parenti delle vittime della strage di Piazza della Loggia a Brescia del '74.
Il PMLI, intervenuto con una delegazione regionale guidata dalla compagna Giovanna Vitrano e composta da militanti e simpatizzanti della Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo e dell'Organizzazione di Troina (Enna), ha deposto ai piedi del monumento un cuscino di fiori rossi composto da 12 rose, una per ogni vittima, contornate da gerbere e, sul nastro, la firma del Partito. Accanto al cuscino i compagni hanno posto un cartello con la scritta "Ai martiri di Portella delle Ginestre nel sessantesimo anniversario della strage fascista e mafiosa. Il Partito marxista-leninista italiano non vi dimenticherà mai. Lotteremo perché giustizia sia fatta, tenendo alta la bandiera dell'emancipazione del proletariato e del socialismo. Onore ai martiri di Portella delle Ginestre!", firmato Partito marxista-leninista italiano, PMLI.Sicilia, Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI. L'omaggio del Partito ha avuto un enorme successo: tantissimi i manifestanti che si sono fatti fotografare accanto o che si fermavano a leggere il cartello e chiedevano del Partito.
I compagni hanno portato in piazza le bandiere del PMLI e il manifesto sul 1° Maggio. Hanno diffuso centinaia di volantini con l'editoriale sul 1° Maggio e venduto numerose copie de "Il Bolscevico" n. 16 e 17. Vi è stata anche una bella discussione con alcuni giovani di una media superiore di Velletri (Roma), che hanno chiesto e letto con interesse il volantino.
Alcuni momenti di tensione si sono avuti quando, con chiaro intento provocatorio, i fascisti di Alleanza nazionale hanno tentato di entrare a Portella con le bandiere ma sono stati respinti dai manifestanti. I fascisti non possono entrare a Portella che è un luogo storico sacro della sinistra siciliana. Lo dimostra anche la bandiera rossa con la falce e martello bucata dai proiettili delle mitragliatrici mafiose e fasciste che hanno sparato quel 1° Maggio del '47. La bandiera rossa era deposta ai piedi del monumento e i parenti delle vittime vi hanno posto sopra le foto dei loro congiunti. Dopo l'inno di Mameli, che certamente avrà fatto piacere allo stato maggiore del "centro-sinistra" siciliano patriottardo e imperialista schierato sul podio, sono iniziati i comizi durati oltre un'ora nei quali la Cgil si è apertamente schierata a proposito di elezioni amministrative siciliane con il "centro-sinistra", persino citando alcuni candidati neopodestà presenti, tra questi il destro Leoluca Orlando.
A conclusione, su richiesta dei manifestanti, la banda musicale di Piana si è riunita attorno al monumento ai caduti e ha eseguito l'"Internazionale", cantata da tutti i presenti.

3 maggio 2007