Non accolte le loro sacrosante rivendicazioni
I lavoratori delle poste britanniche minacciano un altro sciopero

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Londra del PMLI
I lavoratori della Royal Mail (Poste britanniche) stanno minacciando un altro agguerrito sciopero, nonostante i numerosi già svolti quest'anno ed in particolare l'ultimissimo che ha causato duri colpi all'economia britannica.
Di fatti dalla fine dell'ultimo sciopero fino ad ora la quantità di lettere e pacchi accumulati non ancora spediti sono circa 60 milioni, ma altri provenienti dal settore della comunicazione dicono che potrebbero essere anche 100 milioni.
Il 23 novembre è terminata una protesta di tre giorni che ha visto le masse popolari britanniche appoggiare tale scelta coraggiosa. Terminata la protesta solo un 25% di lavoratori ha ripreso l'attività, mentre tutti gli altri hanno deciso di aspettare per decidere il da fare.
I gloriosi lavoratori della Royal Mail hanno dichiarato di non essere soddisfatti e che le loro richieste non sono state esaudite.
Le motivazioni della lotta sono state e sono tuttora la conservazione del posto di lavoro, aumento di paga e questioni di modernizzazione, ma chi è dall'altra parte fa orecchio da mercante.
La Union (sindacati inglesi) ha minacciato un'altra mega protesta su scala nazionale che si terrà venerdì 27 e poi lunedì 30 novembre, a meno che non si trovi un accordo. Se così non fosse, lo sciopero interesserà oltre 121.000 lavoratori della Royal Mail. Dal canto suo il manager delle Poste Mark Higson ha ancora una volta incolpato i lavoratori di usare una politica di ricatto e parassitismo.
I dipendenti della Royal Mail hanno già dimostrato all'intero Paese di cosa sono capaci e se le loro sacrosante richieste non verranno esaudite è giustissimo che svolgano un nuovo combattivo sciopero nazionale.
Il governo britannico della "sinistra" borghese di Gordon Brown sembra sempre più incurante dei gravi mali della società e di tutte le piaghe delle masse popolari, al contrario cerca di accentuare una politica di tipo feudale dove i diritti diventano privilegi per pochi, creando e moltiplicando le contraddizioni di classe e con la scusa di riparare alla crisi introduce nuove leggi di chiaro stampo antipopolare.
L'Organizzazione di Londra del PMLI incoraggia e supporta i lavoratori delle Poste e, proprio come la maggior parte delle masse popolari in Gran Bretagna, starà con loro fino alla fine.

25 novembre 2009