Davanti alla Bodega di Cisano Bergamasco
Partecipato presidio in solidarietà al delegato operaio Fiom ingiustamente licenziato
Come rappresaglia il padrone paga un'ora di straordinario per sabotare il presidio. Apprezzata l'attiva partecipazione della Cellula "Lenin" del PMLI

Dal corrispondente della Cellula "Lenin" della provincia di Bergamo
Giovedì 23 dicembre davanti ai cancelli della Bodega di Cisano (Bergamo) si è svolto un partecipato presidio in solidarietà con Davide, il delegato operaio FIOM ingiustamente licenziato dal padrone per motivi politico-sindacali. Sotto una pioggia battente e nonostante il freddo intenso la partecipazione è stata larga e sentita.
Più di 70 tra delegati e operai hanno partecipato al suddetto presidio, che si è tenuto dalle 13 alle 15 durante il cambio del turno, affinché la sentenza del tribunale del lavoro venisse applicata e che quindi Davide tornasse a lavorare.
Infatti, dal 15 settembre il giudice del lavoro Sergio Cassia del tribunale di Bergamo ha ordinato il reintegro del delegato, condannando la società alle spese legali; tuttavia, da tre mesi e mezzo la Bodega si accolla lo stipendio (base) ma impedisce al dipendente di entrare in fabbrica. A metà novembre la FIOM ha quindi sporto anche una denuncia penale alla procura di Bergamo per inosservanza di provvedimenti dell'autorità, mentre pare che a sua volta l'azienda abbia impugnato il provvedimento di reintegro.
Segnaliamo un fatto veramente scandaloso che fa capire bene la mentalità arrogante e tipicamente autoritaria di padron Bodega: l'azienda ha imposto ai lavoratori di fare un'ora di straordinario (senza lavorare!) per entrare un'ora prima o uscire un'ora dopo. Tutto questo, ovviamente, per non farli partecipare al presidio.
Nonostante ciò il presidio si è tenuto e, come è stato detto, è stato particolarmente partecipato. Presente pure il segretario nazionale della FIOM, Giorgio Cremaschi, che ha tenuto un comizio volante.
Il PMLI era presente con una delegazione della Cellula "Lenin" della provincia di Bergamo.
I compagni erano presenti con un cartello con il manifesto del Partito di appoggio alla FIOM e, sull'altra facciata, le parole d'ordine: "No ai licenziamenti politico-sindacali. Reintegro per Davide e per tutti i licenziati".
Il delegato licenziato, così come la FIOM di Bergamo, hanno sentitamente ringraziato i compagni marxisti-leninisti. A testimonianza della concreta collaborazione tra il PMLI e la FIOM un nostro compagno ha portato la bandiera della FIOM di Bergamo che gli era stata consegnata. In generale è stata un'occasione per sentire la voce di tanti operai che non intendono piegare la testa ai diktat fascisti e padronali.
I marxisti-leninisti ribadiscono che non deve passare nessun licenziamento e che appoggeranno tutte le lotte degli operai e di lavoratori.
Vogliamo segnalare, per l'ennesima volta, il vergognoso black-out adoperato dai mass media del regime su questo importante fatto (in primis L'eco di Bergamo, Video Bergamo e Bergamo tv).

5 gennaio 2011