Dinanzi al Tribunale civile di Roma
Processo a PdCI e Idv per rimborsi elettorali scippati in Calabria
Si tratta di 150mila euro indebitamente sottratti

Non sono isolati gli scandalosi e gravissimi casi di rapina dei soldi pubblici delle masse popolari con la sottrazione di ingenti quantità di danaro da parte di Lusi e Belsito e relativi alla Margherita di Rutelli e alla Lega razzista, fascista e xenofoba di Bossi e Maroni. Il prossimo 23 maggio dinanzi alla seconda sezione del Tribunale civile di Roma l'IDV di Di Pietro e il PdCI di Diliberto dovranno affrontare un procedimento per illegittimo approvvigionamento di contributi elettorali. Tutto è nato da una segnalazione dell'ex dirigente del PdCI calabrese, Giuseppe Pierino, attuale portavoce del movimento "Progetto Calabrie", che, dopo essersi alleato nel 2005 con PdCI e IDV alle elezioni regionali, ottenne il 5% accedendo ai rimborsi elettorali secondo i parametri della sciagurata legge di regime, per complessivi 425mila euro. Le tre formazioni politiche componenti questa lista "triciclo" denominata "Progetto per le Calabrie", con scrittura privata del 5 maggio 2005 hanno, attraverso i propri rappresentanti regionali, messo nero su bianco all'intesa confermando che "il contributo andrà ripartito in parti uguali ai tre soggetti; i rappresentanti del Pdci e di Idv si impegnano ad adoperarsi presso la Camera per far attribuire al movimento Progetto Calabrie le somme ad esso spettanti". Poco prima del voto, in realtà, la tesoriera di IDV, Silvana Mura, assieme a Di Pietro, avevano già inoltrato la richiesta alla Camera, comunicando che "Idv concorrerà con il contrassegno", facendo richiesta di accreditare il rimborso mediante bonifico bancario, intestandolo, però, soltanto all'Italia dei Valori "presso la filiale del Credito Bergamasco di Bergamo Porta Nuova". Richiamato probabilmente dal vecchio volpone neorevisionista Diliberto, la richiesta iniziale dell'IDV veniva modificata aggiungendo anche il Pdci, escludendo, invece, il movimento di Pierino. Non contenti, il 3 aprile, giorno delle elezioni, Idv e Pdci scrivevano ancora a Montecitorio affermando che "la lista è stata presentata sulla base di un accordo congiunto tra Idv e Pdci". Un fatto del quale il partito di Di Pietro e Diliberto dovranno rispondere in sede civile, atteso che sono contestati loro la sottrazione di circa 150mila euro alla lista di Pierino. Ciò conferma che risulta quanto mai necessaria l'abolizione di tutti i contributi e i rimborsi statali a favore dei partiti parlamentari, in ossequio alla volontà della stragrande maggioranza del popolo italiano che al referendum del 1993 votò l'abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti.

18 aprile 2012