Programma amministrativo del PMLI per la provincia di Modena

Il 6 e il 7 giugno, gli elettori della provincia di Modena sono chiamati alle urne per eleggere il presidente della provincia e il nuovo Consiglio provinciale, nonché, in molti comuni, il sindaco ed il nuovo Consiglio comunale. A contendersi le poltrone del palazzo saranno i partiti della destra e della "sinistra" del regime neofascista, che come al solito ingannano il popolo con tante belle promesse e, una volta al potere, fanno solo gli interessi dei padroni.
Il PMLI, al contrario, vuole che Modena sia governata dal popolo e al servizio del popolo. Anche se questo obiettivo potrà essere raggiunto solo nel socialismo; ci riusciremo se le masse lavoratrici e popolari ci daranno il loro appoggio, lottando al nostro fianco per raggiungere questo traguardo. Ma intanto dobbiamo colpire con forza il regime neofascista, governato dal neoduce Berlusconi, delegittimando le sue istituzioni, anche a livello locale, perché, pur dicendosi di "rappresentanza" per i cittadini, di fatto sono organi di repressione funzionali solo alla borghesia al potere. Sul piano elettorale l'unica arma per delegittimare le istituzioni e i partiti di regime è l'arma dell'astensionismo (disertare le urne, annullare la scheda o lasciarla in bianco).

LE CONDIZIONI DELLE MASSE IN PROVINCIA DI MODENA
Dal 2004 ad oggi, la provincia di Modena è stata governata dall'ex DC Emilio Sabattini, sostenuto dal PD (e prima dall'Ulivo) e da una coalizione composta anche dal PRC e dal PdCI. Sabattini è ricandidato a queste elezioni dalla coalizione facente capo al PD e composta, fra gli altri, dal PdCI; in una manovra tanto teatrale quanto illusoria, Sabattini ha lanciato il cosiddetto "libro verde", ovvero una lista di sue proposte che, in una "consultazione", i cittadini avrebbero potuto integrare con i propri "suggerimenti". Questo per riuscire ad accaparrarsi quanti più voti possibili dandosi una parvenza democratica. Ma se li merita?
Negli anni di amministrazione della giunta Sabattini, le condizioni di vita, di lavoro e di studio delle masse popolari non sono affatto migliorate, ma anzi sono peggiorate. Né sono migliorate le condizioni ambientali, tema che Sabattini considera un punto fermo e fondamentale della sua seconda amministrazione.
Innanzitutto, sono peggiorate le condizioni dei lavoratori. Ovunque, favoriti anche da scarsi controlli, i padroni spadroneggiano a proprio piacimento: in particolare, contratti a termine e lavoro nero aumentano in modo preoccupante, accompagnati da una crescita vertiginosa della disoccupazione; si pensi che, solo fra gennaio e febbraio 2009, si è registrato un calo di assunzioni di quasi il 30%, cioè più di 9.000 persone. È in special modo il pubblico impiego a scarseggiare di personale, il che risulta in lentezze, ritardi e varie deficienze burocratiche, anche molto gravi per i cittadini. A soffrirne sono specialmente i settori della ceramica e della meccanica, che hanno visto un calo delle assunzioni a volte superiore del 50%. Così, facendo leva principalmente sul ricatto della crisi, i padroni possono sfruttare i lavoratori senza alcun limite, arrivando a lasciare a casa quelli più combattivi. Emblematico il caso della sospensione di un delegato Rsu alla Maserati lo scorso dicembre. In tutta questa situazione di crisi fortemente negativa mancano gli aiuti materiali alle famiglie, che si trovano così in difficoltà ad arrivare a fine mese in quantità sempre maggiore.
A tutto questo va a sommarsi un problema molto grave e diffuso in provincia, cioè l'alto costo dei trasporti pubblici, che grava pesantemente sulle spalle dei più poveri. Costo che vede un aumento vertiginoso quando si tratta dei viaggi più "lunghi", in certi casi arrivando perfino a divenire proibitivo. Senza parlare poi della scarsa qualità del servizio.
Anche la sanità ha visto, negli ultimi anni, gravi peggioramenti con la riduzione del personale medico, infermieristico e amministrativo, risultando nel ricorso allo straordinario, inefficienze e carenze e precarie condizioni lavorative. A ciò si aggiunga il fatto che, partendo dagli "ospedali a gestione mista" (vedi l'ospedale di Sassuolo), si marcia pericolosamente nella direzione della privatizzazione della sanità.
Per quanto riguarda l'ambiente la situazione è rovinosa: ascoltando unicamente le pretese degli imprenditori senza prestare minima attenzione alla volontà contraria degli abitanti delle zone interessate, proseguono imperterriti il piano cave (per lo sfruttamento smodato della ghiaia), il piano per l'autodromo di Marzaglia, il piano per la costruzione dell'inutile Bretella Autostradale Campogalliano-Sassuolo, l'ampliamento dell'inceneritore. Alla faccia della tutela dell'ambiente!
Anche per i giovani la situazione non è migliore. In generale non esistono, se non in misura insufficiente e senza caratteri propositivi, luoghi o centri di aggregazione per i giovani. Soprattutto, è fortemente sotto attacco il loro diritto allo studio, poiché, complice la nera politica scolastica nazionale del governo Berlusconi, ma anche a causa dell'assenza di aiuti locali, la scuola pubblica è sempre più in crisi, manca di personale, materiale e gli istituti scolastici sono sempre più fatiscenti.
La situazione per i migranti, poi, è doppiamente pesante: non solo mancano misure di accoglienza efficienti, il che li condanna alla miseria, ma i lavoratori immigrati sono senza dubbio fra i più sfruttati, a causa anche della scarsa se non nulla conoscenza diffusa della lingua italiana e dell'assenza generale di mezzi per un suo rapido apprendimento. Sempre i migranti sono al centro della repressione culturale specialmente da parte della Chiesa cattolica e della repressione fisica da parte delle "forze dell'ordine" e, specialmente, delle banditaglie razziste fomentate e organizzate dalla Lega Nord e dai gruppi neofascisti, ma di fatto coperte anche dal "centro-sinistra" borghese.

LE PROPOSTE DEL PMLI
Per noi del PMLI, dunque, il giudizio sulla giunta Sabattini è estremamente negativo, e l'invito alle masse è quello di non ridarle fiducia, perché ha dimostrato di non meritarsela. Né se la merita il PRC, che ora corre da solo candidando il suo segretario provinciale Stefano Lugli, ma che negli scorsi 5 anni ha sostenuto attivamente la giunta. Né tantomeno se la merita la nera coalizione Pdl-Lega Nord, che ha candidato Luca Ghelfi, il cui programma è volto unicamente al sostegno esplicito dei padroni. Nessuno dei partiti di destra o di "sinistra" in corsa per le poltrone ha realmente a cuore gli interessi delle masse lavoratrici e popolari.
Per noi marxisti-leninisti, servono soluzioni concrete che aiutino la popolazione:
- lavoro per tutti, a salario pieno e sindacalmente tutelato, ritiro dei licenziamenti e delle chiusure delle fabbriche;
- interventi per tutelare le famiglie colpite dalla crisi e chi perde il lavoro, con affitti agevolati, sospensione dei mutui, delle tariffe di luce, acqua e gas;
- impiegare il denaro pubblico per la realizzazione di alloggi pubblici e servizi sociali per donne e anziani a prezzi popolari, di spazi autogestiti per e dei giovani, per finanziare la scuola pubblica mettendola così in condizione di uscire dalla gravissima situazione in cui versa attualmente;
- creazione di una rete di servizi sociali per agevolare i migranti, spesso senza lavoro, che arrivano in provincia;
- ripubblicizzazione di tutti i servizi sociali privatizzati o in via di privatizzazione e ripubblicizzazione totale della sanità;
- eliminazione dei parcheggi a pagamento, specialmente nella città di Modena, dai costi proibitivi per le masse;
- ristrutturazione dei trasporti pubblici con prezzi più bassi e qualità più alta;
- aumento del personale nel pubblico impiego e nella sanità;
- politiche a tutela dell'ambiente, partendo dall'annullamento del piano cave, della costruzione dell'autodromo di Marzaglia, della Campogalliano-Sassuolo e dell'ampliamento dell'inceneritore.
Tutti coloro che sono d'accordo con noi su queste proposte, o almeno su alcune, sono invitati a collaborare con il PMLI per sostenere queste nostre lotte portandole nei propri luoghi di lavoro, di studio e di vita. Sono anche invitati ad unirsi a noi nella lotta contro la terza repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista, dandoci il loro sostegno di idee, proposte, partecipazione e, per quanto possibile, finanziamenti (in quanto il PMLI è totalmente autofinanziato). Possono farlo fin da subito partecipando alla nostra battaglia elettorale e votando il PMLI astenendosi.

CREARE LE ISTITUZIONI RAPPRESENTATIVE DELLE MASSE
Le istituzioni borghesi sono solamente organi affamatori per le masse lavoratrici e popolari, che in esse non hanno alcuna rappresentanza. È quindi nei loro interessi delegittimare queste istituzioni con l'arma dell'astensionismo, che va considerato anche come un voto dato al PMLI e al socialismo.
Gli anticapitalisti e gli astensionisti fautori del socialismo non devono limitarsi all'astensionismo, ma devono anche unirsi per costituire le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo: le Assemblee popolari e i Comitati popolari.
Le Assemblee popolari vanno costituite in ogni quartiere, città, frazione o zona rurale da parte di tutti gli abitanti ivi residenti - compresi le ragazze e i ragazzi di 14 anni - che si astengono alle elezioni e si dichiarano anticapitalisti, antifascisti e fautori del socialismo. Sulla base della democrazia diretta, esse eleggono i propri Comitati popolari, i cui membri, eletti con voto palese sin dall'età di 16 anni e senza distinzioni etniche, religiose o sessuali, devono essere revocabili in qualsiasi momento. I Comitati popolari devono esistere a tutti i livelli: da quelli di quartiere a quelli cittadini, provinciali, regionali, fino al Comitato popolare nazionale. Essi sono il contraltare delle istituzioni borghesi, che prendono misure e provvedimenti a favore delle masse e alle masse affidano il governo dei servizi sanitari e sociali, dei centri sociali, ricreativi e sportivi pubblici.
Un obiettivo, questo, che non raggiungeremo subito, ma possiamo cominciare a lavorarvi sin da ora delegittimando con l'astensionismo in massa le istituzioni borghesi locali il 6 e il 7 giugno.
Non votare i partiti del regime neofascista!
Vota il PMLI astenendoti!
Creiamo le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo!

PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
Organizzazione di Castelvetro di Modena
1° Maggio 2009