Davanti al palazzo del Consiglio regionale della Campania per dire No a inceneritori e discariche
Protestano i Comitati per la salute e l'ambiente contro la giunta Caldoro
Le Mamme Vulcaniche: "Bisogna porre fine alle politiche criminali del sistema capitalista sui rifiuti"

Dal nostro corrispondente della Campania
Martedì 9 Aprile, nel primo pomeriggio, si è svolto un significativo presidio di lotta sotto il palazzo del Consiglio regionale della Campania. Lo scopo degli aderenti al Coordinamento Rifiuti-Energia della Campania (di cui fa parte anche il PMLI) è stato quello di denunciare lo scellerato e criminale progetto sui rifiuti del governatore della Campania, Stefano Caldoro, il quale, con poteri mussoliniani, calpesta quotidianamente ogni diritto alla salute e all'ambiente.
Questo politicante borghese, di concerto con l'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, attraverso la sua politica antipopolare non solo nega il diritto alla salute e all'ambiente per le popolazioni campane ma vuole anche attuare un piano rifiuti basato solo sull'incenerimento e sull'apertura di nuove discariche in luoghi densamente abitati e già devastati e avvelenati in passato.
Per questi motivi le realtà di lotta per la difesa della salute e dell'ambiente sono nuovamente mobilitate perché non vogliono nuove bombe ecologiche, in siti già utilizzati come discariche mai bonificate da quei rifiuti velenosi.
Il recente studio diffuso dal dottor Antonio Giordano, professore ordinario di Anatomia e Istologia patologica dell'Università di Siena, nonché direttore dell'Institute for Cancer research and Molecular Medicine presso la Temple University di Philadelphia, è a dir poco allarmante. Giordano parla dell'aumento vertiginoso dei casi di tumori nelle zone invase dalle discariche e dai rifiuti altamente nocivi. Ma da Regione e governo nazionale non si muove un dito verso questo silenzioso sterminio di massa in atto in Campania. Basti pensare che in un solo mese, a Terzigno, ci sono stati quattro casi di morte per cancro, molto probabilmente dovuti proprio alla presenza delle discariche sul territorio vesuviano. Tra i quattro decessi, la più anziana aveva appena 38 anni.
Intanto Caldoro e la sua giunta continuano ad ignorare le richieste che salgono a gran voce dal popolo campano, ossia riduzione, raccolta differenziata e riutilizzo dei rifiuti, perché il loro compito è quello di tutelare solo gli interessi delle multinazionali capitaliste e delle holding criminali della munnezza.
Al presidio hanno partecipato, insieme ad altri comitati, anche le combattive Mamme Vulcaniche di Boscoreale che hanno gridato slogan come: "L'incenerimento e le discariche non sono la soluzione, raccolta, raccolta differenziata". Dure e incisive, sono poi state le dichiarazioni delle stesse Mamme ai media locali e regionali: "Bisogna porre fine alle politiche criminali del sistema capitalista sui rifiuti", sottolinea Mina Esposito, vicepresidente delle Mamme Vulcaniche. "Purtroppo, la 'camorra spa' la fa da padrone e finché sarà così, le cose non cambieranno mai. Ma non possono essere sempre i cittadini a rimetterci, e tra l'altro qui c'è di mezzo la salute, per non mettere fine a certe logiche di potere assurde". Mina ha continuato poi affermando che "è assurdo che i vertici della Regione non ci hanno degnato nemmeno di riceverci. Ovviamente si va avanti e si continua nella lotta contro ogni tipo di discarica. Nello stesso tempo, spingiamo per il Registro dei Tumori, che per noi è fondamentale. Serve a monitorare, soprattutto nel nostro territorio, i casi di tumori. In ogni caso, non abbasseremo la guardia".
Le fa eco Rosita Castaldo, un'altra rappresentante delle Mamme Vulcaniche, che sottolinea "l'importanza di maggiori controlli contro i roghi di rifiuti. La diossina sprigionata dalla spazzatura incendiata viene spesso sottovalutata. È fortemente nociva alla salute dei cittadini. Nello stesso tempo, andrebbe cambiato il piano regionale per la gestione dei rifiuti, per lo smaltimento e per spingere sempre più verso la raccolta differenziata e un piano di riciclo fino ad arrivare a rifiuti zero".
Al presidio hanno partecipato i marxisti-leninisti napoletani e il Responsabile del PMLI per la Campania, compagno Franco Di Matteo, che fanno parte dei comitati campani per la salute e l'ambiente.

17 aprile 2013