Irlanda
120 mila in piazza a Dublino contro le misure "anticrisi" del governo
Una delle più grandi manifestazioni sindacali degli ultimi anni

Almeno 120 mila lavoratori irlandesi, secondo fonti della polizia, sono scesi in piazza il 21 febbraio a Dublino dando vita a una delle più grandi manifestazioni sindacali degli ultimi anni per protestare contro le misure che il governo di destra del premier Brian Cowen vuole mettere in campo per affrontare la crisi economica che colpisce l'Irlanda. Misure che partono dal taglio di stipendi e pensioni dei lavoratori del settore pubblico: in particolare il governo pensa a introdurre una tassa tra il 3 e il 9,6% sullo stipendio lordo dei 350 mila lavoratori del settore pubblico per finanziare il fondo pensioni.
"I lavoratori non hanno provocato la crisi ma è a loro che viene chiesto di pagare il prezzo più alto. E questo è inaccettabile" ha dichiarato al termine della manifestazione un rappresentante dell'Irish Congress of Trade Unions (ICTU, Congresso dei sindacati d'Irlanda), un'organizzazione che raggruppa oltre 50 sigle sindacali e che aveva indetto la manifestazione.
Altre iniziative di lotta sono già in programma, sollecitate dai lavoratori nelle assemblee sindacali che si sono svolte nel mese di febbraio. La manifestazione del 21 sarà seguita da uno sciopero indetto dal sindacato CPSU (Sindacato dei servizi civili e pubblici) e da uno nei trasporti. I lavoratori della scuola hanno chiesto alle organizzazioni di categoria di promuovere uno sciopero generale quantomeno in tutto il pubblico impiego.
L'Irlanda era stata definita la "tigre celtica" per una crescita economica negli ultimi 15 anni con valori dal 7 al 10% all'anno. Una crescita che aveva trasformato il paese da uno dei più poveri d'Europa a quello dal reddito procapite tra i più alti. La crisi l'ha investita in pieno tanto che la disoccupazione ha iniziato a crescere a ritmi altrettanto spaventosi: lo scorso gennaio il numero dei disoccupati ha superato le 320 mila unità, il dato più alto dal 1967, su una popolazione di 4,2 milioni di abitanti. Nel bilancio statale si è aperta una voragine che ha portato la Commissione europea a aprire la procedura di infrazione contro Dublino per il superamento della soglia del 3% nel rapporto tra deficit e pil; la Commissione prevede che il paese raggiungerà il 10% nel 2009 e potrebbe arrivare al 13% nel 2010. Se il governo non prenderà misure adeguate per fronteggiare la crisi. Misure che non sono certo il taglio dei salari pubblici tra i 1.500 e i 2.800 euro l'anno come vorrebbe il premier Cowen. E come non vogliono i lavoratori che sono scesi in piazza.

4 marzo 2009