Berlusconi a braccetto con Putin a Soci e a Mosca
FEELING TRA I DUE NEOFASCISTI
Il premier italiano sponsor dell'ingresso della Russia nella Ue. Nel disegno del neoduce c'è "l'Europa come superpotenza mondiale a pari degli Usa''
Il neoduce Berlusconi ha una simpatia particolare per i dirigenti neoliberisti russi, per coloro che hanno portato Mosca nell'alveo del capitalismo e dell'imperialismo chiudendo il cerchio del lavoro di smantellamento dell'Unione sovietica socialista iniziato da Krusciov e completato dalla coppia Gorbaciov-Eltsin. Già durante il breve periodo del suo precedente governo nel '94 Berlusconi aveva fatto in tempo a fare un salto al Cremlino e stringere stretti rapporti con "l'amico Boris'' Eltsin. A distanza di otto anni eccolo di nuovo a Soci e a Mosca a braccetto col presidente Vladimir Putin.
Due brevi incontri, il 3 e 4 aprile scorsi, sono bastati per mostrare il crescente feeling tra i due neofascisti sulle questioni internazionali, sugli interscambi commerciali Italia-Russia e sul piano personale. "Questa è davvero una visita insolita, fuori dall'ordinario'' ha commentato Putin mentre Berlusconi aggiungeva "abbiamo identità di vedute, gli stessi convincimenti, le stesse opinioni. (...) Mi sembra di incontrare un vecchio amico''.
Le ragioni di tanto entusiasmo le troviamo anche nella dichiarazione congiunta emessa al termine della visita dalla quale emerge che Berlusconi si è assunto un ruolo importante di sponsor internazionale per la Russia di Putin; nella dichiarazione si parla di stretti legami tra Russia e Ue, dell'ingresso di Mosca nel Wto, del miglioramento dei rapporti tra Russia e Nato. Nell'incontro con gli imprenditori italiani a Mosca Berlusconi ha illustrato quali sono gli obiettivi della sua sponsorizzazione della Russia; affinché "l'Europa diventi un soggetto politico importante non solo sul piano economico ma anche su quello politico'' deve comprendere anche la Russia, "potendo così svolgere un suo preciso ruolo per la sicurezza e la pace, intervenendo con gli Usa per sanare le ferite che via via si aprono nel mondo''. è il concetto già espresso al vertice Ue di Barcellona sul mondo dominato da Usa e Europa, Russia compresa.
La Russia di Putin non deve accodarsi solo all'Europa ma anche alla Nato, sostiene il neoduce italiano: "serve un nuovo meccanismo, una Nato formato `a venti' che con la Russia possa contribuire alla soluzione di crisi regionali. A questo scopo ha offerto di far svolgere a Roma una riunione congiunta e spero che le parti accettino''. Il meccanismo della Nato "a venti'' era già in discussione ma Berlusconi finge di voler accelerare i tempi e si presenta quasi come esclusivo promotore dell'iniziativa.
Quanto ai rapporti bilaterali la dichiarazione congiunta sottolinea che saranno più stretti e coordinati da vertici ministeriali che si terranno alternativamente nei due paesi a cadenza annuale.

24 aprile 2002