Annunciando la costruzione di nuovi missili nucleari
Putin rilancia la Russia come superpotenza
A fine novembre gli Usa hanno provato in volo il nuovo aereo ipersonico X-43A, precursore della nuova generazione di bombardieri spaziali. A ruota il presidente russo Putin a una riunione degli Alti comandi delle forze armate ha annunciato che la Russia "schiererà presto sistemi missilistici nucleari di nuovissimo tipo, che altri stati nucleari non hanno". Il discorso era incentrato sulla necessità di rafforzare le difese del paese contro le minacce del terrorismo internazionale, l'etichetta di comodo che Putin utilizza come il suo collega imperialista Bush, ma è evidente che il segnale lanciato da Putin è di ben altra natura. Quando ha affermato che "se ignorassimo alcune componenti della nostra difesa, come ad esempio lo Scudo nucleare e missilistico, ecco che altre minacce potrebbero crescere" e che i nuovi sistemi d'arma servono a "difendere la Russia da qualsiasi forma di pressione militare e politica o da una potenziale aggressione" il messaggio non è rivolto ai "terroristi" ma alle concorrenti potenze imperialiste mondiali, Usa, Ue e Cina in testa. Ed è chiaro: Putin rilancia la Russia come superpotenza con la quale le altre dovranno trattare da pari a pari.
La farsa dell'accordo Abm del 1972 tra gli Usa e l'allora Urss che limitava le armi e i sistemi antimissili balistici era emersa quattro anni fa con Bush che aveva definito l'intesa come carta straccia. Putin adesso lo imita e annuncia lo schieramento di nuovi sistemi nucleari. L'arsenale di cui dispone Mosca già conta sui primi esemplari del sottomarino nucleare d'attacco della classe Akula, Squalo. Il primo mezzo della serie che è stato varato nel giugno 2002 ha 20 missili balistici, dotati ciascuno di fino a 10 testate nucleari indipendenti, con una gittata fino a 10 mila chilometri. Le armi citate da Putin potrebbero essere il nuovo missile balistico intercontinentale SS-27 Topol-M che può essere installato su mezzi mobili e quindi sottrarsi al controllo delle reti spionistiche satellitari o un nuovo missile da crociera battezzato 3M-82 Moskit. Questo missile, che la Nato ha ribattezzato SS-N-22 Sunburn, può portare una testata nucleare da 200 chilotoni o una convenzionale da 400 chili e ha un raggio d'azione di poco meno di 200 chilometri ma viaggia a bassa quota e a una velocità il doppio di quella del suono per cui è difficilmente intercettabile anche dai modernissimi sistemi antimissile americani.
è una coincidenza significativa che le dichiarazioni di Putin seguano lo smacco subito da Mosca nella vicenda Ucraina, con il paese già legato alla Nato con un programma speciale e possibile nuovo aderente all'organizzazione militare imperialista occidentale controllata da Washington se prevalesse il candidato filo Usa e Ue. I concorrenti Usa già si stanno muovendo per staccare da Mosca le repubbliche dell'Asia centrale per agganciarle stabilmente alla propria area di controllo e a partire dall'aggressione all'Afghanistan hanno istallato basi e forze militari in Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Georgia. Se andasse a buon fine anche il colpo in Ucraina l'accerchiamento e l'isolamento della Russia, cui resterebbe solo il rapporto privilegiato con la Bielorussia, sarebbe completo. Putin ha risposto riaffermando il ruolo di potenza mondiale nucleare della Russia.

9 dicembre 2004