Il neopodestà piddino Renzi perseguita i mendicanti a Firenze
Chi chiede l'elemosina in "maniera invasiva" dovrà pagare una multa fino a 480 euro

Redazione di Firenze
Il 26 novembre il neopodestà Matteo Renzi (PD) ha firmato l'ordinanza 814, l'ennesimo provvedimento fascista anti-poveri dell'amministrazione fiorentina, che va ad aggiungersi al regolamento comunale ultrarepressivo varato dalla precedente giunta Domenici.
Per sei mesi sarà particolarmente vietato, e punito con ammende da 80 a 480 euro: chiedere l'elemosina in maniera invasiva, cioè insistente o minacciosa, o se si è vestiti da finti mimi, col viso truccato o la tunica bianca, se si portano a spasso animali di grossa taglia, se si suona la fisarmonica o la chitarra, se si espongono parti intime del corpo o menomazioni fisiche, se si fa accattonaggio all'interno degli ospedali o nei vicini parcheggi, agli incroci o ai semafori.
"Non è sceriffismo, ma una questione di buon senso", ha dichiarato Renzi con la consueta, odiosa faccia tosta, cercando di minimizzare la portata del suo provvedimento.
In realtà si vuole rendere letteralmente impossibile la vita ai poveri, in particolare nel centro cittadino, in modo da non turbare lo shopping dei benestanti e le passeggiate dei turisti, a beneficio dell'enorme giro d'affari legato al turismo nella nostra città. A fare da spalla a Renzi l'assessore al decoro Massimo Mattei, lo stesso con cui ha ideato a luglio le ronde comunali, ribattezzate "guardiani della bellezza".
Altro che discontinuità con Domenici e Cioni, che meritarono la tessera ad honorem della Lega Nord bossiana per l'ordinanza antilavavetri.
Questa ordinanza, tutta volta a salvaguardare il quieto vivere di borghesi grassi e benpensanti, arriva proprio mentre dilagano i licenziamenti e la povertà e Renzi rimane sordo e cieco verso i pressanti problemi di sopravvivenza dei lavoratori e delle masse popolari.
Il neopodestà Renzi si trova in buona compagnia, all'inizio di ottobre anche il sindaco fascista di Roma, Alemanno, aveva scatenato i vigili contro lavavetri, mendicanti e venditori abusivi.
Quello che sta andando avanti è il disegno neofascista di città, come spiega il nuovo comandante dei vigili Massimo Ancillotti: "vogliamo colpire i fenomeni che contribuiscono ad abbassare il senso di sicurezza dei cittadini" mettendosi esattamente nel solco del governo Berlusconi.
Prese di posizione contrarie a questa ordinanza sono arrivate dalla rivista milanese Altreconomia che ha denunciato "Firenze si candida a diventare capitale dell'autoritarismo illiberale", dalla consigliera comunale Ornella De Zordo e dall'Arci, mentre sono rimaste nel vago le dichiarazioni di Cruccolini (Sinistra per Firenze) e di Mario Fuso, segretario della Camera del Lavoro cittadina. La Caritas sottolinea che "bisogna tutelare tutti e capire perché cresce il numero di persone che vive di espedienti. E non sono solo stranieri".
C'è bisogno di schierarsi con più coraggio, prendendo coscienza che quella fra la popolazione e il governo cittadino di Renzi non è una contraddizione all'interno della sinistra. Per fare il bene delle masse popolari fiorentine occorre schierarsi contro il disegno di città da terza repubblica e la fascistizzazione della vita cittadina nei fatti perseguita anche da Palazzo Vecchio.

2 dicembre 2009