Alle urne meno elettori del passato
Eletto il nuovo zar Putin con i brogli
Gli oppositori protestano in piazza: centinaia di arresti

Come previsto il presidente uscente Medvedev ha tenuto la carica presidenziale per un mandato prima di riconsegnarla al nuovo zar Putin, eletto per la terza volta lo scorso 4 marzo.
Secondo i dati diffusi dal presidente della Commissione elettorale centrale, Vladimir Putin ha ottenuto il 63,8% dei voti validi, la maggioranza assoluta che gli garantisce l'elezione al primo turno. Molto distaccati i rivali ammessi alla tornata elettorale, necessari per darle una parvenza di democrazia, dal revisionista Ghennadii Ziuganov, arrivato al 17,2%, al capitalista Mikhail Prokhorov fermo al 7,8% all'ultranazionalista Vladimir Zhirinovsky al 6,2%. Ultimo il socialdemcoratico Sergei Mironov che ha ottenuto il 3.8% dei voti.
Da registrare che Putin ha perso tra il 10 e il 15% dei consensi rispetto le elezioni presidenziali vinte nel 2004 e le politiche del 2008 che lo avevano portato alla carica di primo ministro, nel ruolo scambiato con Medvedev nella staffetta che dovrebbe concludersi con un nuovo scambio di poltrone.
Significativa la perdita di consensi del nuovo zar Putin come d'altra parte la crescita della diserzione alle urne che è salita al 34,7%, oltre un terzo del corpo elettorale, dal 30,3% delle presidenziali del 2008. Che riducono la portata della "vittoria" di Putin segnata anche da brogli come denunciato dalle opposizioni e dagli osservatori europei.
La missione degli osservatori valutava positivamente l'andamento delle procedure di voto ma sottolineava che il processo si è "deteriorato durante lo scrutinio, che è stato valutato negativamente in almeno un terzo dei seggi osservati per irregolarità procedurali". Come quelle di alcune persone riprese da una telecamera di controllo in un seggio del Caucaso che riempivano le urne di schede. La missione a quanto pare non ha visto altri brogli fra i quali quello di gruppi di elettori trasportati con pullman per votare in più seggi.
Lo stesso Putin ha ammesso che sono state commesse irregolarità, anche se a suo parere tali da non inficiare l'esito della consultazione: "naturalmente, abusi se ne sono verificati, bisogna denunciarli e su tutti va fatta luce",
Contro i brogli e contro elezioni nelle quali la voce dell'opposizione aveva meno spazio e mezzi del partito di Putin, decine di migliaia di manifestanti si trovavano nel centro di Mosca e di altre città già la sera del 4 marzo e il 5 marzo. Dove venivano caricati e dispersi dalla polizia che effettuava centinaia di arresti.

7 marzo 2012