Rilanciamo alla grande il lavoro giovanile del PMLI
di Federico Picerni*

Care compagne e cari compagni,
il 5° Congresso nazionale del PMLI, appena conclusosi vittoriosamente, ha dato delle preziose indicazioni e delle potenti armi al Partito per rilanciare alla grande il lavoro giovanile. Visto specialmente l'impeto dell'Onda studentesca, il movimento studentesco è al primo posto del nostro lavoro. Non dobbiamo lasciarci sfuggire questa occasione d'oro per fare breccia nel movimento con le nostre proposte, rivendicazioni e parole d'ordine; specialmente dato che, come il Congresso ha evidenziato, esse trovano sempre più simpatia fra gli studenti.
Nel Rapporto a nome dell'UP, il compagno Giovanni Scuderi ha affermato che il movimento studentesco ha elaborato un'avanzata piattaforma e non si è lasciato intimidire o fermare dalle minacce, dalle provocazioni e dalle aggressioni tanto del governo quanto dei gruppi neofascisti, pertanto "Può farcela, e noi l'appoggiamo con tutte le nostre forze". Al movimento studentesco attuale sfugge però un problema fondamentale, cioè quello del governo della scuola e dell'università; c'è crescente sfiducia verso gli "organi collegiali" imbavaglia-studenti (cioè gli organi creati ufficialmente per rappresentare gli studenti, ma in realtà per smorzare la loro carica e farli rifluire nell'immobilismo), come hanno dimostrato le recenti elezioni della "Sapienza", in cui il 90% degli studenti le ha disertate, affermando giustamente che l'Onda non è rappresentabile dalle istituzioni e che non delegherà mai ai servi dei padroni la volontà del cambiamento. Tuttavia, ora "Spetta alle studentesse e agli studenti marxisti-leninisti porre questa questione, approfittando del fatto che negli atenei è in atto una discussione sull'autoriforma universitaria. È la condizione ideale per poter presentare la nostra proposta dell'università governata dalle studentesse e dagli studenti. Lo dobbiamo fare spiegandone dialetticamente la necessità, la funzione e gli scopi, nonché il metodo per realizzarla. Come è noto, la nostra antica proposta, ispirata all'esperienza del movimento studentesco del '68, è quella di sostituire gli attuali 'organi collegiali' con nuovi organi di governo in cui le studentesse e gli studenti siano la maggioranza e dispongano di poteri vincolanti. Ne devono far parte i rappresentanti del personale docente e non docente, come minoranza, e tutti i membri devono essere eletti dalle rispettive Assemblee generali, fondate sul principio della democrazia diretta, che potranno revocarli in qualsiasi momento".
Viste le indicazioni congressuali e l'attuale momento, estremamente favorevole per il nostro lavoro studentesco, i compiti delle studentesse e degli studenti marxisti-leninisti possono essere riassunti sommariamente in tre punti:
- assumere la testa del movimento studentesco e indirizzarlo verso la lotta senza tregua contro la nera politica scolastica del governo Berlusconi, praticando una corretta politica di fronte unito e tenendo bene a mente le sette indicazioni per il lavoro studentesco, le indicazioni di lavoro alle studentesse e agli studenti marxisti-leninisti e la linea studentesca del Partito, prendendo ad esempio i compagni che già lo stanno facendo in modo esemplare;
- portare e far avanzare nel movimento studentesco la piattaforma rivendicativa del PMLI sulla scuola e l'università, specialmente la parola d'ordine "Scuola pubblica, unitaria, gratuita e governata dalle studentesse e dagli studenti", verso cui il movimento è sempre più concorde;
- porre la questione del governo della scuola e dell'università, traendo vantaggio anche dall'attuale sfiducia verso la "rappresentanza studentesca", per portare avanti la nostra proposta della scuola e dell'università governate dalle studentesse e dagli studenti, seguendo le indicazioni date dal Rapporto politico.
Al lavoro studentesco va però accostato, più in generale, il lavoro giovanile. Un punto fondamentale del Congresso è stato infatti quello della successione ai vari livelli; torna quindi ad assumere grande importanza il proselitismo giovanile, verso cui tutte le istanze devono essere sempre più sensibili. Infatti il proselitismo giovanile non solo assicurerà la successione ai vari livelli, ma porterà nuove forze fresche al Partito, essenziali per il suo lavoro politico, in special modo nell'area studentesca e dell'occupazione giovanile. Teniamo sempre a mente che "I giovani operai e gli studenti sono i principali interlocutori del Partito: dipende dalla nostra capacità di trasmettergli la linea proletaria rivoluzionaria del PMLI, il loro schieramento nel campo del socialismo piuttosto che in quello del capitalismo" (tesi 56).
Per compiere al meglio tutti questi lavori, invito tutte le Cellule e le Organizzazioni del Partito, specialmente quelle a grande composizione giovanile, a studiare la linea giovanile scaturita dal 5° Congresso, magari tenendo anche una riunione di istanza ad hoc, al fine di poter subito rilanciare con impegno, determinazione e coscienza il lavoro giovanile e studentesco. A questo proposito andrebbero studiati i passi del Rapporto politico e delle Tesi (capitoli VII e VIII) che riguardano da vicino questa problematica. Queste riunioni di istanza sarebbero particolarmente importanti anche per permettere alle varie istanze di trasportare le indicazioni generali date dal Rapporto politico nella propria realtà locale, adattandole alle proprie condizioni. È così che si potrà fare un lavoro davvero cosciente e non meccanico.
Ma dallo studio bisogna passare all'azione pratica. Il lavoro pratico studentesco consiste nel lavorare all'interno del grande movimento di lotta che si è sviluppato negli scorsi mesi e, se le condizioni lo consentono, anche all'interno di sindacati studenteschi quali l'Unione degli Studenti (UdS), la Rete degli Studenti (REdS), l'Unione degli Universitari (UdU), eccetera. In ogni caso, dovunque sia la loro postazione di combattimento, le studentesse e gli studenti marxisti-leninisti devono mettere in pratica un'accorta politica di fronte unito, stringendo le dovute alleanze e facendo passare la piattaforma rivendicativa del Partito. Benché la nostra sia senza dubbio la piattaforma studentesca più rivoluzionaria, non dobbiamo pensare che, da un giorno all'altro, essa sarà accettata e presa come bandiera da tutti gli studenti in lotta; il nostro lavoro deve essere invece paziente e cosciente, non bisogna né mettersi alla coda dei movimenti né pretendere di dirigerli dall'oggi al domani. L'esperienza del nostro Partito dimostra che gli studenti marxisti-leninisti possono riuscire a prendere la testa del movimento solo essendone combattenti d'avanguardia, valutando le condizioni e agendo di conseguenza.
Non bisogna poi dimenticarsi di tenere uno stretto contatto con "Il Bolscevico", inviare costantemente articoli su manifestazioni, momenti di lotta e quant'altro interessi il movimento e l'attività degli studenti marxisti-leninisti.
Un punto fondamentale che le istanze del Partito non dovranno mai e poi mai tralasciare nel lavoro studentesco è il coinvolgimento dei simpatizzanti. I simpatizzanti sono preziosissimi per il lavoro di Partito, ma lo sono specialmente nei movimenti di massa, quale è appunto quello studentesco. Coinvolgere i simpatizzanti significa farli partecipare al lavoro di fronte unito, incoraggiarli a portare le rivendicazioni del Partito nei loro luoghi di studio, spronarli ad affiancare i militanti come combattenti d'avanguardia del movimento studentesco. Sarebbe una buona idea invitarli a una riunione dedicata al lavoro studentesco, per fargli ascoltare e discutere le proposte del Partito e per ascoltare e discutere le loro proposte.
Nel lavoro di proselitismo, deve ricevere particolare cura il proselitismo femminile. Le giovani compagne, che si sono dimostrate molto combattive nei vari fronti di lotta dove sono impegnate, svolgono infatti un duplice lavoro: quello studentesco e quello femminile. La loro combattività e il loro duplice lavoro non devono essere dimenticati, sicuramente più compagne entreranno nel Partito, più il Partito si rafforzerà in questi due essenziali fronti di lotta.
Care compagne e cari compagni,
il lavoro giovanile e studentesco - lo ripeto - è, specialmente nella fase attuale, di straordinaria importanza. Come ha detto il compagno Scuderi, quello operaio e quello studentesco sono i fronti principali di cui il Partito deve occuparsi. Più qualificato sarà il lavoro delle studentesse e degli studenti marxisti-leninisti, tanto più riusciremo a conquistare al Partito nuovi militanti, simpatizzanti e amici, ma non solo: daremo il nostro contributo concreto allo sviluppo e al rafforzamento del movimento, potremo prenderne la testa e far passare le nostre rivendicazioni.
Concludo dicendo che sono a disposizione di tutti i compagni per chiarimenti e delucidazioni.
Auguro a tutte le compagne e a tutti i compagni un felice e rosso anno nuovo.
Rilanciamo alla grande il lavoro giovanile del PMLI!
Viva il 5° Congresso nazionale del PMLI!
Coi Maestri e col PMLI vinceremo!

*Responsabile per il lavoro giovanile del CC del PMLI

e-mail: pmli.responsabilegiovani@gmail.com

7 gennaio 2009